VITERBO – Sugli ultimi provvedimenti in vista del Natale adottati dalla giunta Frontini è critico il consigliere comunale della Lega Andrea Micci.
“Chiusura del centro storico alle auto per il periodo natalizio: sì! Ma non dove non serve. La decisione di chiudere al traffico Porta Romana, e tutto il tratto fino a piazza Fontana Grande è, a mio avviso, folle. Lo è perché in quella parte di centro storico non c’è il villaggio natalizio, non ci sono attrazioni, né iniziative organizzate dall’amministrazione comunale. Non c’è un intenso passaggio pedonale, poiché chi si reca nel cuore del Natale viterbese, parcheggia al Sacrario e raggiunge in pochi minuti San Pellegrino, via Marconi e piazza Verdi. Da Porta Romana a Piazza Fontana Grande ci sono, invece, delle attività commerciali che vogliono lavorare e che con la chiusura del traffico, lo scorso week end, non hanno fatto un euro. Le decisioni di un amministratore devono considerare questo.
La sindaca ha un’idea di chiusura del centro storico bella solo nella sua testa. Messa in pratica non funziona. Il grido di allarme dei commercianti per gli affari a picco nel week end della chiusura di una fetta del centro storico ben più ampia di quella interessata dal Natale, lo dimostra e va ascoltato. Questo è quello che fa un amministratore con i piedi per terra, al quale non interessa imporre la sua idea, ma che la città funzioni e che tutti possano trovare la loro dimensione, secondo le proprie aspettative. Non solo da Porta Romana a piazza Fontana Grande il Comune non ha previsto installazioni, ma penalizza pure chi ci sta con la chiusura al traffico veicolare che, vista l’assenza di passeggio perché lì non c’è nulla da vedere, sarebbe stato un segno di vita in una zona rimasta, invece, deserta e al buio. Ancora una volta, purtroppo, la sindaca e la sua giunta, sembrano arroccarsi sulle “nuvole”, aggrappati alla loro idea di una città irrealistica, con la quale, però, devono farci i conti non loro, ma gli altri.
Come i commercianti di via Garibaldi, che nello scorso week end, secondo quello che loro stessi riferiscono, hanno fatto la fame. Ma con il patto civico a Palazzo dei Priori chi non condivide il sogno della città impossibile della sindaca, è solo un disturbatore, uno che ce l’ha con l’amministrazione, quando, invece, si tratta solo di un gruppo di imprenditori che protestano semplicemente perché in quel modello di città lì, i loro affari non vanno bene. Vedere nel primo week end di Natale via Garibaldi completamente deserta, ha fatto venire i brividi a chi teme lo spopolamento del centro storico. A mio avviso è stata data una mazzata senza precedenti a un’area che, invece, ha ancora una sua vitalità dal punto di vista commerciale. Ma il timore peggiore è che l’ostinazione a chiudere Porta Romana a Natale, sia in realtà una prova di “varco elettronico”, infrastruttura che l’amministrazione Frontini aveva già previsto in bilancio e di cui, poi, non se n’è più sentito parlare, viste le ragionevoli barricate alzate dai commercianti. È vero che chi ha i numeri governa. Ma è altrettanto vero che se le decisioni della sindaca porteranno a desertificare un pezzo di centro storico come quello che da Porta Romana arriva a Piazza Fontana Grande, se ne dovrà assumere la responsabilità politica verso la città, e verso quegli imprenditori che ancora hanno il coraggio di resistere dentro le mura con le loro attività.Andrea Micciconsigliere comunale Viterbo