Ci siamo. Iniziato il weekend decisivo. Quello dell’ultimo attesissimo atto, spettacolare e spettacolarizzato in Medio Oriente con Abu Dhabi dopo Qatar, l’ultimissimo GP di Formula Uno stagione 2024. Una stagione potenzialmente magica, perché la Ferrari che arriva alle ultime curve restando ancora aggrappata al sogno Costruttori, un titolo che non torna a Maranello ormai da sedici lunghi anni. E se saremo costretti ad aspettare ancora ne sarà valsa la pena, ma il popolo rosso starà lì col cuore in gola fino a domenica. Un titolo complicato, diventato forse complicatissimo tra FP1 ed FP2: la McLaren, attualmente in testa come noto, discusso e presentato nell’arco di tutta la settimana, partiva da +21; bene, o così si fa per dire, il venerdì ferrarista. E non solo per la fatica dovuta al graining. Per Leclerc delusione dopo le prime prove libere, perché le chiuderebbe sì davanti a tutti ma quel condizionale resta fatale: problema alla batteria, costretto a cambiare una componente, penalizzato addirittura di ben dieci posizioni in griglia. Il pomeriggio arabo del monegasco parte ancora peggio poi, se vogliamo: mal di stomaco, intossicazione alimentare, chiude soltanto al sesto posto due posizioni dietro Sainz. Super le dirette concorrenti invece, proprio nelle seconde prove libere: Norris primo, Piastri secondo. Si parte, insomma. Ma tutto, lo sappiamo, può ribaltarsi. Domattina ancora Yas Marina: alle 11.30 terze prove libere, poi non c’è Sprint come noto, si passa direttamente ad assegnare l’ultima pole dell’anno, nel pomeriggio.
Sport
6 Dicembre 2024
F1 Abu Dhabi, ultimo atto: penalità e intossicazione Leclerc, primo vento tutto McLaren