VITERBO – Nuovo consiglio comunale, stessa storia… almeno quella del piano di risanamento Francigena che se per l’opposizione farebbe acqua da tutte le parti, per la maggioranza la società partecipata avrebbe davanti “un futuro roseo”.
Nel consiglio di ieri non sono ovviamente mancati accesi scontri, anche tra Alvaro Ricci (PD) e la giunta. Secondo il consigliere democratico, infatti, il piano sarebbe ben lontano dall’essere un successo e peserebbe, anzi, sulle casse comunali in maniera preponderante.
Dubbi, enormi, anche da parte di Andrea Micci (Lega) che ha ancora una volta chiesto lumi sul “superconsulente” voluto per la società. Una personalità dal cachet ben profumato (48mila euro) ma che, a detta del consigliere d’opposizione, non sarebbe ben chiaro cosa stia facendo.
Tuttavia, come esposto dall’assessore Elena Angiani, sarebbe confermato il buon andamento della società partecipata. “Il bilancio è in positivo di circa 123mila euro ante imposte, 77mila euro con le detrazioni e per la fine dell’anno corrente prevediamo un risultato positivo di 143mila euro, dei quali 88mila euro netti”. Buona parte degli utili, ovviamente, sarebbero dati dall’incasso derivante dei parcheggi.
Dubbi anche da parte di Laura Allegrini (Fratelli d’Italia), in particolare sul numero dei farmacisti. “Il piano di risanamento ne prevedeva due, e anche un commesso – ha spiegato – perché ora ne sono stati assunti tre?”. Domanda che però ha trovato subito una risposta, seppur poco soddisfacente: secondo l’amministratrice di Francigena, sarebbe stato scelto di optare per un farmacista in più a “discapito” di un commesso. Una sorta di misura di compensazione per massimizzare l’efficienza della farmacia.
Ovviamente, se ne tornerà a parlare, anche perché – come sottolineato ancora da Alvaro Ricci: Francigena continua a pesare sui conti del Comune, che compensa con fondi propri i problemi di bilancio della partecipata, causando un danno a tutti.