BASSANO IN TEVERINA – La difesa dell’ambiente è uno dei principali obiettivi dei Carabinieri Forestali; tale è la sua importanza che, di recente, la tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità, anche nell’interesse delle future generazioni, è stata inserita nella Costituzione Italiana. Al centro della tutela ambientale ci sono le foreste, indispensabili per la loro capacità di fornire una molteplicità di servizi ecosistemici.
In questo contesto, il Gruppo Carabinieri Forestale di Viterbo, con i suoi tredici Nuclei territoriali e il Nucleo Investigativo, nell’anno 2024 ha svolto 10.467 controlli mirati alla difesa del territorio, degli ecosistemi forestali e agrari, prevenendo le alterazioni ambientali e gli inquinamenti. Inoltre, con 5.594 controlli nella provincia, la difesa del territorio e delle foreste è stata al centro dell’attività di vigilanza, in un territorio dove i tagli boschivi ed i movimenti di terreno necessitano di costante controllo ai fini della prevenzione del dissesto idrogeologico. Il fenomeno maggiormente in grado di danneggiare e ridurre le foreste, oltre a procurare grande allarme sociale, è quello degli incendi boschivi che, a causa dei cambiamenti climatici, sono sempre più frequenti e talvolta molto severi: in passato circoscritto alla stagione estiva, oggi interessa un arco temporale sempre più esteso.
I comportamenti umani scatenanti gli eventi di incendio boschivo, oltre a quelli volontari, sono sempre più rappresentati da quelli involontari (cause colpose), che spesso risiedono nello svolgimento di pratiche agricole con mezzi meccanici e nell’uso del fuoco per la gestione dei residui delle potature in modo poco professionale. L’Arma Forestale, impegnata nel fondamentale compito di prevenire e reprimere gli incendi boschivi, nell’anno 2024 ha contestato 157 processi verbali amministrativi per violazione delle norme regionali e nazionali in materia Antincendio. I reparti forestali della provincia di Viterbo indagano, inoltre, sulle cause che generano l’incendio boschivo, anche con l’ausilio di personale appositamente formato per l’applicazione del “Metodo Evidenze Fisiche” che permette di individuare il punto dell’insorgenza dell’incendio, aspetto fondamentale per risalire agli autori del gesto e alla natura del reato di incendio boschivo. Proprio l’ausilio del personale Repertatore Incendi ha fornito impulso all’attività investigativa e consentito di identificare il 10% degli autori di incendi boschivi che, nell’anno 2024, sono stati 70 (settanta).
Non di secondaria importanza l’impegno profuso dai militari per contrastare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti, soprattutto quelli derivanti da attività professionale a vario titolo esercitata. Sul tema, nel mese di febbraio 2024, al termine di una lunga attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, il NIPAAF ha posto termine ad un traffico illecito di rifiuti metallici tra il viterbese e la Campania, scardinando l’organizzazione dedita al reperimento, trasporto e trattamento illecito di rifiuti di rame e piombo. Gli indagati sono stati 27, di cui 2 sottoposti agli arresti domiciliari, sono stati sequestrati preventivamente 11 automezzi e il profitto del reato di circa 860.000 euro e, inoltre, 8 società coinvolte sono state sottoposte ad accertamento per la legge 231/2001. Nel settore dei rifiuti, sono state complessivamente segnalate all’A.G. 79 persone, eseguiti 22 sequestri di siti di stoccaggio, deposito incontrollato di rifiuti ed automezzi e elevate sanzioni amministrative per € 54.883, a testimonianza dell’impegno della specialità Forestale dell’Arma dei Carabinieri nel contrastare quello che ormai è un fenomeno di rilievo nella compromissione dell’ambiente. Non sono stati trascurati anche fenomeni illeciti legati ad attività stagionali come la caccia o, al controllo dell’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari in agricoltura e la relativa gestione dei rifiuti derivanti da detta attività.
Parallelamente all’attività di controllo, di prevenzione e di repressione dei reati ambientali, la specialità Forestale si è impegnata, rientrando tra i compiti affidatele dal D.lgs 177/2016, nella sensibilizzazione dei cittadini sulle tematiche ambientali in collaborazione con gli enti locali e, soprattutto, con gli istituti scolastici con i quali sono stati organizzati incontri di educazione ambientale durante i quali si è assistito alla completa e partecipata adesione del corpo docente e degli alunni ai quali è stato possibile trasmettere i valori della conservazione e difesa dell’ambiente e della biodiversità. Il Nucleo oggi inaugurato rappresenta un significativo progetto inter istituzionale per la creazione di sinergie mirate a massimizzare il grado di efficacia dei controlli, volti alla prevenzione e repressione delle azioni in danno dell’ambiente in generale, prevenendo le alterazioni ambientali e gli inquinamenti.