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    Cronaca
    7 Dicembre 2024
    Castel Sant’Elia, i Carabinieri restituiscono al vescovo un pluteo marmoreo trafugato nel ’73

    CASTEL SANT’ELIA (VT) – Questa mattina, presso la Basilica di Sant’Elia nel Comune di Castel Sant’Elia, alla presenza del vescovo e delle autorità civili e militari del luogo, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (Tpc) di Roma ha restituito un pluteo in marmo scolpito con l’albero della vita al centro e animali fantastici tra i rami, risalente al IX sec. d.C., trafugato da ignoti da quel luogo di culto nel 1973. La restituzione è stata resa possibile grazie alle indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Tpc di Genova, coordinate dalle Procure della Repubblica di Spoleto e Catanzaro, le quali hanno avuto inizio nel novembre 2021. Proprio in quel periodo, infatti, è stata presentata all’Ufficio Esportazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia, la richiesta per il rilascio di un Attestato di Libera Circolazione per l’esportazione del pluteo dal territorio italiano. I militari dello speciale Reparto dell’Arma hanno così accertato che il rilievo lapideo in questione corrispondeva a quello proveniente dalla Basilica di Sant’Elia. Sono state, pertanto, ricostruite le vicende che hanno coinvolto il bene fin dal suo ritrovamento, pochi anni dopo la fine del Secondo Conflitto Mondiale, fino al momento della sua scomparsa, avvenuta agli inizi degli anni Settanta, per poi riapparire sul mercato antiquario a distanza di vari decenni. La restituzione del citato bene, disposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, consentirà il ritorno a casa del pluteo dopo molti anni. Atteso da tempo da quella comunità, il pluteo potrà ora essere reinserito nel contesto territoriale di appartenenza, del quale costituisce la memoria storica per tutta la collettività.