Altro giro, altra corsa. Prosegue la due giorni di Champions per la sesta giornata della nuova formula, fase campionato, ultima nottata ed ultimo mercoledì da leoni per la massima competizione europea nell’anno solare 2025. Ed una delle partite più prestigiose se non quella più rilevante della serata è senz’altro quella italiana: vedrà ancora protagonista il nostro calcio, all’Allianz la Juventus affronta il Manchester City di Guardiola, forse il banco di prova più blasonato dei suoi primi mesi d’esperienza e progetto bianconero, che qualcuno forse inizia a discutere più del dovuto perché Thiago resta idea e filosofia quindi rivoluzione culturale che significa risultati medio e lungo termine ma quando ti chiami Vecchia Signora si sa tempo ce n’è sempre poco. Ancora poche alternative e quindi, fuorché qualche ballottaggio in difesa con capitan Danilo che rischia come sempre il posto da titolare nonostante l’assenza di Cambiaso, scelte chiare: dal centrocampo in avanti scelte obbligate con ancora equilibrio Locatelli-Thuram e Koopmeiners soltanto trequartista, Conceicao e Yildiz ale ispiratrici a supporto del discusso, un altro e tanto per cambiare, Dusan Vlahovic (chiamato a ruggire in partite così prestigiose). Gli equilibri che devono servire per una grande notte: stavolta servirà meno filosofia e più Vecchia Signora per batter un City in grande difficoltà, prima crisi dell’era Guardiola dopo tanti, tanti, tantissimi anni stellari. Pesa palesemente l’assenza di perno e Pallone d’Oro Rodri, stasera mancherà pur mezza difesa per i concomitanti forfait di Akanji, Stones e Aké. Ed è una sfida delicatissima perchè entrambe hanno meno punti di quanto previsto o ambito, soprattutto gli ospiti britannici: otto lunghezze contro otto lunghezze, chi vince rinsalda posto sicuro quantomeno tra le prime 24 e riapre eccome spiragli per le prime 8, traguardo minimo ad inizio stagione per il Man City. Invece la crisi ha influito anche sul fronte europeo, come dimostra la clamorosa rimonta incassata dal Feyenoord dopo i quattro schiaffoni incassati a Lisbona con l’ultimo Sporting di Amorim. Per la Juve le otto lunghezze si spiegano come i pari in casa con Bologna e Parma, i gol fatti e quelli concessi, andamento di un progetto appena nato. Insomma, stasera i punti scottano tanto, parecchio. Fischio d’inizio previsto per le 21, in concomitanza con le altre tricolori Milan e Bologna.
Sport
11 Dicembre 2024
Juve, esame e blasone: stasera Guardiola e Man City, è già decisiva?