Un 2024 che per tanti versi ha registrato quel che più d’ogni altra cosa sognava: il ritorno, la resurrezione. Matteo Berrettini è tornato a ruggire. Non che siano mancati momenti bassi, ma una prima parte d’annata contraddistinta dai tre ATP 250 più i super colpi in Coppa Davis a riconquistare copertine e Bel Paese, dodici mesi fa, rappresentavano forse un miraggio. Invece il Martello capitolino è tornato ed in un dicembre di recupero scelto e mirato così come di tranquillità più totale è tornato romanticamente a far vibrare le corde del sentimento. Sentimenti tutti espressi in una dichiarazione d’amore alla passione di una vita, proprio quel tennis quest’anno riafferrato, proprio come vuole lui. Splendide le parole in cui si racconta in un video pubblicato dai canali ufficiali dell’ATP Tour: “Caro Tennis. Ho sentito che fossi l’amore della mia vita. Sei stato una sfida e continui ad esserlo ed è per questo che mi piaci così tanto. Fu la mia famiglia ad introdurmi a te, qualcosa che scorreva nel nostro sangue. La prima cosa che hanno fatto i miei è stato darmi una racchetta, quando avevo solo tre anni. Da lì qualsiasi cosa negativa mi sia capitata, sempre se negativa possiamo definirla, ne è valsa assolutamente la pena. Mi ha portato qui per godermi te, nella tua totalità. Ho vinto diversi titoli, ho raggiunto la finale di uno Slam. Ho giocato le ATP Finals a Londra e a Torino. Mi hai insegnato a essere resiliente, combattivo, a credere nelle persone con cui lavoro. Dopo tutti questi anni, penso di conoscerti, e sarebbe bello vedere cosa ci aspetta. Con amore, Matteo”. E proprio da qui deve ripartire Matteo, nel 2025. Perché non solo lui, ma tutti siamo curiosi di sapere cosa lo aspetta, quanto ancora gli possa dare il tennis, quanto ancora egli stesso possa dare il tennis. Saremo qui. E non vediamo l’ora.
