Niente da fare. Non se ne esce. Prosegue anche a livelli di risultati la stagione complicatissima del Latina Calcio, risultati che rispecchiano e rappresentano fotografia di un ambiente difficilissimo: pieno tumulto, contestazione, proprietà invitata a vender, Terracciano che valuta nuovi acquirenti a cui consegnare la società. In tutto questo c’è il campo, per l’appunto. C’è una Serie C e già fallimento stagionale col cambio in panchina, il fallimento Padalino che ha significato avvento di un tecnico navigatissimo come Boscaglia per risollevare redini e sorti e provare a riportar una barca in un mare così in tempesta sulla retta rotta, la retta via. Fin qui però senza troppi effetti sperati, come palesa e manifesta contesto di risultati e classifica. Anche ieri sera, Monday Night attesissimo del Girone C di nuovi al Francioni, i nerazzurri escono contestati e senza punti, accompagnati dall’ennesima sconfitta. Serviva reazione dopo l’ennesima imbarcata, quella di Potenza. Quantomeno c’è stato risultato dignitoso. Quantomeno quello sì, contro chi diventa la terza forza del campionato a tutti gli effetti dopo l’uno a zero pontino arrivato dopo il timbro di Paolucci in piena ripresa. Ma non si parli di reazione. Perché all’Audace Cerignola è bastato poco per portarsi a casa l’intera posta in palio. Una squadra rinunciataria, timida, remissiva. Combattente forse sì a difendere, ma ben poco ambiziosa a cercar di far male là davanti. Fatto sta che il Latina resta nei bassifondi della classifica. Quart’ultimo posto in concomitanza della Juventus Under 23 a quota 17 lunghezze, un punto sopra il Messina, con Turris e Taranto ormai affondate. Il contesto resta delicato anche perché, fuorché le tre compagini in due punti