VITERBO – Acqua destinata al consumo umano, fluoruri al di sopra del valore consentito nelle zone alimentate dalla rete idrica Sant’Angelo-Roccalvecce e Grotte Santo Stefano-Vallebona.
A seguito dell’odierna comunicazione Asl al Comune di Viterbo e al gestore del servizio idrico Talete, all’esito della nota Arpa Lazio recante la non conformità del parametro fluoruri nei punti di prelievo f.p. Sant’Angelo di Roccalvecce – rete Sant’Angelo-Roccalvecce e f.p. via Rigo – rete Grotte Santo Stefano-Vallebona, è stata firmata l’ordinanza sindacale con la quale si vieta il consumo dell’acqua per usi alimentari, erogata tramite pubblico acquedotto, relativamente alle zone alimentate dalla rete idrica Sant’Angelo-Roccalvecce e Grotte Santo Stefano-Vallebona, ovvero Sant’Angelo di Roccalvecce, Roccalvecce, località Vallebona, Montecalvello, località Pratoleva, località Rocchette, Fastello, strada Teverina fino a località Montanciano, località Ferento, strada Ombrone, località Monterosso, Grotte Santo Stefano.
In tali zone “l’utilizzo dell’acqua deve essere limitato a usi in impianti tecnologici e per igiene domestica”.
Si precisa che è stato istituito il servizio idrico alternativo attraverso tre autobotti, posizionate nei seguenti luoghi: piazza Fastello (Fastello), piazza del Mercato, nei pressi della casetta dell’acqua (Grotte Santo Stefano), Sant’Angelo di Roccalvecce, nei pressi del cimitero.
La società Talete, in qualità di gestore del servizio idrico integrato nell’ATO 1 Viterbo, nel rispetto di quanto specificato nella nota Asl, dovrà adottare, nel più breve tempo possibile, i correttivi necessari a riportare il parametro fluoruri nei limiti di legge, al fine di erogare acqua conforme ai requisiti qualitativi previsti dalla vigente normativa.
L’ordinanza sindacale (n. 76 del 17-12-2024) è consultabile all’albo pretorio del sito istituzionale. Non appena i valori torneranno nella norma ne verrà data immediata comunicazione alla popolazione.