VITERBO – Il triste primato, purtroppo, rimane tale anche nel 2024.
Legambiente ha pubblicato il nuovo rapporto Pendolaria che, come sempre, “premia” le linee ferroviarie peggiori d’Italia.
Tra loro, e non è una novità, ci sono le linee ex-concesse Roma Lido e Roma Nord-Viterbo.
“Dopo anni e anni di inqualificabile peggioramento del servizio – si legge nel dossier -, si è arrivati al disastro per le linee ex-concesse Roma Lido e Roma Nord, che in questi ultimi mesi avrebbero dovuto cambiare volto con i passaggi di gestione a Cotral.
Sulla Roma Nord-Viterbo si riscontrano gli stessi disagi per gli stop al servizio a cui si affianca un cantiere pensato per fluidificare e mettere in sicurezza tutta la tratta, ma che nei fatti non è mai iniziato.
La linea si snoda per 101,9 chilometri, suddivisi in 12,5 chilometri di servizio urbano e i restanti 89,4 chilometri di servizio extraurbano, con 35 fermate e un tempo di percorrenza previsto di 22 minuti per la tratta urbana e di 155 minuti per quella extraurbana. Lunghe ed estenuanti le attese in banchina e il sovraffollamento sui pochi treni a disposizione. Il Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord ha evidenziato come nel 2023 siano state oltre 7mila le corse soppresse, ma i problemi riguardano anche le biglietterie, chiuse in molte stazioni o solo parzialmente a disposizione degli utenti, le barriere architettoniche e il divieto di portare a bordo le biciclette.
Per entrambe le linee sono previsti investimenti per trasformarle in vere e proprie linee metropolitane, per 481 milioni di euro, finanziati tramite i fondi del Pnrr. Sul fronte del materiale rotabile Regione Lazio e Firema hanno siglato un terzo contratto, nell’ambito dell’Accordo Quadro dal valore di 282 milioni, che prevede la fornitura per un valore di quasi 43 milioni di euro degli ultimi 5 rotabili a sei casse per la linea Roma-Lido”.