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    21 Dicembre 2024
    I comitati pendolari all’attacco dell’assessore Ghera: “Non siamo di sinistra, le nostre sono battaglie trasversali”

    ROMA – Qualche giorno fa, dal palco di Atreju, per “giustificare”, almeno di facciata, la martoriata situazione dei trasporti regionali, l’assessore alla mobilità Fabrizio Ghera, aveva denunciato l’esistenza di alcuni comitati pendolari “di sinistra”.

    La replica non si è fatta attendere:

     

    “Le affermazioni dell’Assessore regionale ai Trasporti Ghera alla festa del suo partito FDI sono risuonate palesemente false alle orecchie dei pendolari – scrive il comitato pendolari Roma-Lido – anche se capiamo che in questi casi chi parla deve sempre ingraziarsi chi ascolta, ma c’è un limite a tutto!

    Noi Comitati pendolari delle ferrovie ex concesse esistiamo dal 2012 (ai tempi Polverini in Regione e Alemanno sindaco) e da lì in poi abbiamo incrociato tutte le amministrazioni che si sono succedute, senza simpatie o antipatie, ma solo prendendo in considerazione i fatti reali ed i dati oggettivi, non contestabili, portando in evidenza i diritti e i bisogni di tutti coloro che ogni giorno affrontano viaggi faticosissimi e stressanti, in condizioni sempre precarie.Facciamo questo da tredici anni e se qualcosa è migliorato sulle linee non è stato certamente frutto della magnanimità delle istituzioni o delle aziende di gestione che si sono avvicendate, ma della pressione esercitata su di loro dai Comitati e dai pendolari nelle mobilitazioni che abbiamo messo in piedi.

    Sulla stessa frequenza anche la replica del comitato pendolari ferrovia Roma-Nord, pervenuta attraverso le parole del presidente:

    “Pur avendo ognuno di noi le proprie idee politiche, siamo scevri da qualsiasi coinvolgimento partitico-politico, dal 2012, anno di fondazione del comitato. Il problema dell’assessore, probabilmente, è la disinformazione. Sarebbe bastato solo andare a leggere sul nostro sito le battaglie, anche in tribunale, fatte negli anni prima dell’insediamento dell’attuale giunta regionale.

    Evidentemente costava fatica ed era più facile appellarsi alla fazione politica per sminuire tutti gli sforzi che facciamo tutti i giorni (e gratis) per segnalare, portare necessità e soluzioni per questa martoriata ferrovia. […] La Regione questo deve fare: dare la linea politica e di lavoro alle strutture e agli enti che controlla, non fare commenti fuori luogo.”