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    21 Dicembre 2024
    Cronache di una crisi senza fine: sentenza Emery, Man City in picchiata, Guardiola sprofonda

    Gli sguardi, attoniti. Bastano quelli per descrivere e narrare. Specchio, iconografia e fotografia di quella che ormai è più di una crisi, quella chiamata Manchester City. In un club totalmente risucchiato nella spirale negativa di un contesto societario che vive un processo che potrà significare gravi conseguenze. E anche nell’ultimo sabato prenatalizio nessun brindisi, anzi: altra sconfitta, ormai siamo a quota nove incassate nelle ultime dodici. La vetta diventa ormai un lontano ricordo, così remoto, per una galassia che sprofonda direzione buchi neri, l’ignoto di un futuro però sempre più prossimo. Perché prima o poi arriverà la sentenza. Il rinnovo di Pep doveva rappresentare la scintilla per spegnere ogni dubbio e ricompattare l’ambiente, ma stavolta l’egemonia di sei titoli in otto anni britannici e quel leggendario Treble oltremanica paragonabile soltanto a quello di Sir Alex rischiano forse di diventar un’era chiusa, terminata. Mai darli per vinti, c’è sempre Champions e Guardiola o non Guardiola il Manchester City tornerà a grandissimi livelli, ma intanto oltre al processo sorgono domande, dubbi, interrogativi. Qualcuno discute pure Pep stesso pure, quindi. Due a uno Villa, voce grossa, forza fisica e stregone Emery: il Man City paga pegno e dazio pure a Birmingham, due a uno Villans con Duran e super Rogers motore propulsore ormai esploso livelli massimi. A questo punto esiste una Premier per le prime tre, quelle che si contenderanno il titolo (Liverpool, Chelsea e Arsenal) e tutte le altre. La notizia, ormai definitiva, è che quest’anno il Man City farà la Premier delle altre, non quella dei marziani. Sesto posto. In zona Champions c’è sempre il Nottingham Forest che vince funzionando al contrario delle mode contemporanee: altro colpo esterno, classe operaia in paradiso, l’ex Toro Aina più Elanga fanno due a zero a Brentford, total rivincita Nuno Espirito Santo, ancor più in alto dei suoi nobili vecchi fasti Wolves. In corsa lassù per bagarre quarto posto più posizioni europee risale un’altra solidissima istituzione delle ultime stagioni: il Newcastle di Eddie Howe, tosto come il Villa di Emery. Tutto agevole ad Ipswich: poker a Portman Road dopo aver centrato le semifinali di Carabao.