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    21 Dicembre 2024
    Muro, resistenza e continuità: ricetta Conte, Napoli corsaro pure a Genova

    Quante volte nel calcio moderno sentite frase o postulati come “Le grandi squadre son quelle che chiudono le partite?”. Bene, l’evoluzione invece resta che le vere grandissime sono quelle che anche se non uccidono le partite comunque non incassano, non concedono rimonta nel finale. Specialmente in ambienti incandescenti, magari in trasferta, magari col pubblico scalmanato sul campo che sente l’odore del sangue. Ma Conte ha vinto. E sa come si fa. Soprattutto in ecosistemi o giungle come la Serie A. L’apertura d’articolo descrive i tre punti del Napoli a Genova, tre punti pesantissimi, scottanti, portati a casa, senza lasciarli sul campo contro un team quello di Vieira rilanciato e vivissimo, galvanizzato tra l’altro dall’avvento settimanale a sorpresa del nuovo patron Sucu. A Marassi è due a uno per gli azzurri: ricetta Conte, colpi di testa e fisicità, sblocca Zambo Anguissa e raddoppia Rrahmani, nella ripresa Vitinha e sofferenza, super Meret saracinesca e tre punti in cassaforte. Nuovo filotto, stavolta natalizio, stavolta tutto in trasferta: dopo Udine bis in Liguria. E Napoli, in attesa di Atalanta e Inter, che torna per una notte in testa alla classifica. Se si chiedeva l’ennesima prova di maturità, il Napoli ha risposto tanto per cambiare presente e superato l’ennesimo esame. Deve crescere, senz’altro; deve ritrovare quella fluidità di manovra d’inizio stagione e crescere sotto l’aspetto estetico, d’espressione; ma sotto l’aspetto mentale questa squadra dimostra d’evidenziare ogni sintomo di quella meravigliosa malattia o sindrome chiamata mentalità vincente. Siamo a Natale. Il Napoli c’è, lassù. E merita di starci e rimanerci. Sono quella azzurre e meritatamente le tinte delle copertine del sabato di Serie A, un sabato che s’era aperto col successo a proposito di filotti del Bologna di Italiano corsaro due a zero pure a Torino: granata battuti ancora nonostante quel successo di Empoli che tra mille assenze sapeva di resurrezione, si sblocca Dallinga e raddoppia Pobega. Tante scelte e dettami del nuovo tecnico ex Fiorentina adesso completamente digeriti: il Bologna può dir la sua per l’Europa pure quest’anno, eccome.