Ultimo turno prima di Natale. Tempo di auguri, tempo di serenità, chi vera e concrete, chi forse più apparente. Fatto sta che tra un brindisi e un altro decolla la 17° giornata di una Serie A capitolo 24/25 che s’avvicina sempre più al giro di boa. Anche questo weekend sarà spezzatino ma, tra una compera natalizia e l’altra, niente male già il carnet del sabato per calciofili e fantallenatori. Un menù che presenta due grandi come Napoli e Lazio, ma che s’aprirà con un antipasto quale Torino-Bologna, tra i granata di Vanoli che dopo la grande crisi complice infortuni cercano continuità al successo di Empoli affrontando una squadra che invece sì, adesso ingerito Italiano scoppia di salute e s’è riportata con un bel filotto in zone addirittura ancora europee. Italiano che strizzo l’occhio all’infermeria: Ndoye solo settimana prossima, sì, ma recuperato Orsolini. Se in Piemonte si giocherà alle 15, poco più tardi il pomeriggio proseguirà in Liguria con una gara ancor più piccante: a Marassi arriva il Napoli di Conte, che in Friuli ha dimostrato eccome stoffa da grande che vuol combattere fino alla fine per quel sogno chiamato Scudetto reagendo come fanno i gruppi forti e veri al tonfo interno con la Lazio. Anguissa ha smaltito la febbre, recuperato Kvara che per precauzione partirà dalla panchina, Juan Jesus si gioca le sue chance per sostituire Buongiorno. Neres sprizza, Lukaku scalpita: non sarà semplice scardinare quel solido nuovo Grifone di Vieira (tra l’altro galvanizzato dal cambio di proprietà e l’avvento del nuovo proprietario Dan Sucu) ma Conte ambisce al doppio colpo continuità in trasferta per restare lassù, al passo di Inter e Atalanta. Chiuderà il quadro del sabato invece la Lazio a Lecce, la sera, al Via del Mare. Settimana particolare per i biancocelesti che, dopo tre mesi straordinari e contro ogni aspettativa grazie al lavoro di ricostruzione di un Baroni che ha conquistato tutto e tutti proiettando la Lazio lassù in piena lotta Champions davanti a squadre come Juventus e Milan, ha affrontato il primo momento complicato, i primi giorni delicati, dolorosi, coi postumi dell’umiliante cappotto incassato lunedì sera all’Olimpiaco coi campioni dell’Italia dell’Inter che hanno spiegato perché restano ancora la corazzata più attrezzata e strafavorita per la vittoria alla lunga finale. Ripartire dopo un sei a zero non è mai semplice ma la Lazio ha dimostrato eccome d’esser gruppo vero: immediata cena di Natale a ricompattare ambiente e nucleo, recuperati elementi importanti, banda Baroni direzione Salento per riprendere all’istante quel brillantissimo cammino interrotto soltanto da un incidente mediatico sì ma di percorso. C’è Romagnoli, ma per precauzione dovrebbe partir dalla panchina: provato Patric al fianco di rivelazione Gilà. La corsia di sinistra scalda già i motori, coi confermatissimi Tavares e capitan Zaccagni, tra le catene più forti in massima serie. Baroni, e questa è la grande novità di chi ha immediatamente voglia di rilanciare, pensa al ritorno al 442 di inizio stagione a trazione più che anteriore: finalmente recuperato Dia, smaltita la squalifica di Castellanos, la coppia dei primi mesi scalda già i motori.
Sport
21 Dicembre 2024
Serie A, il menù del sabato natalizio: Napoli di Conte a Genova, Lazio a Lecce a caccia di pronto riscatto