Alla fine pagò. Ancora una volta per tutti pagò l’allenatore. Se ne parlava da tempo, alla fine decisione presa. Salta un’altra panchina in Serie A, quinto cambio, la quarta di questa prima metà di stagione 24/25: due sono della Roma, a Genova e Lecce succede stavolta il Monza, fanalino di coda del campionato, dove pronostici amaramente rispettati e stavolta sì, Alessandro Nesta ha dovuto svuotare l’armadietto. Nonostante fiducia e quel tanto decantato da Galliani legame, tra affetto e sincera amicizia. Chissà se resterà tale, immutata. Alla fine l’ex storico e pluridecennale amministratore delegato del Milan ha dovuto prendere una decisione, se non altro per provare ad innescare o accendere una scossa che sortisca effetti sperati. Stupisce perché arriva proprio sotto Natale e soprattutto post Juventus: difficilissimo far risultato, forse ingiusto anche chiederglielo, una decisione probabilmente già maturata settimana scorsa sì post Lecce, quando sì già sembrava effettivamente spacciato. Anche in questo caso dunque l’allenatore paga per tutti. Una squadra che meritava evoluzione invece, dopo aver perso quel Palladino il cui lavoro era senz’altro complicato da ereditare o replicare, ha scelto di vendere anche determinanti elementi come Colpani o Di Gregorio. Insomma, la missione era di quelle forse proibitive, già in partenza. Una cosa è certa: duro colpo per la carriera di Nesta, che il prossimo anno con ogni probabilità sarà costretto a ripartire dalla Serie B. Per un Nesta che se ne va un Bocchetti invece che entra. Il Monza rilancia. Non è un nome che entusiasma la piazza brianzola ma diventa una scelta per rilanciare e non traghettare: progetto, contratto fino al 2027 per l’emergente ex Verona, club stesso a cui era stato riaccostato nelle settimane scorse. L’annuncio del nuovo tecnico è arrivato poche ore dopo quello dell’esonero di Nesta: tutto nella giornata di lunedì. Un 23 dicembre particolarmente movimentato in Brianza. Il Monza prova a rilanciare: Bocchetti, dunque, ufficialmente la scelta.