VITERBO – E’ una viglia di Natale magra, al momento, per ristoratori e commercianti viterbesi che questa mattina fanno sapere di aver visto pochissime persone in giro per il centro storico del capoluogo della Tuscia.
I primi a lanciare l’allarme sono i ristoratori, che riferiscono come la poca attrattività del centro non sia riuscita a mantenere una buona media di visitatori durante questo periodo pre-natalizio. “Tranne qualche weekend, le persone che sono venute in centro a fare acquisti sono pochissime, ci è quasi costato di più restare aperti”.
Magro bottino, nel giorno della vigilia, anche per i ristoratori. “Non si è visto praticamente nessuno – spiega un ristoratore del centro – ma è la prima volta in tanti anni. Mai si era vista così poca gente in giorno prima di Natale. Siamo addirittura in competizione coi mercatini, inoltre, che al 90% vendono cibarie. I pochi turisti si fermano là, mangiano un boccone al volo e vanno via”.
A contribuire, in negativo, alla situazione generale, ci sarebbe anche l’orario dei commercianti al dettaglio. Una questione annosa che mette nero su bianco molte problematiche del centro storico. “I negozi aprono sempre più tardi – spiega una residente – alcuni aprono alle 11 addirittura, se dice bene alle 10.30. Vedo dei turisti che vagano alla ricerca di qualcosa ma vedendo tutte le serrande chiuse c’è il rischio che non tornino più”.
Da parte dei commercianti, tuttavia, c’è la problematica inversa: ovvero l’impossibilità di permettersi orari di apertura più lunghi perché vorrebbe dire assumere altro personale. Un esborso economico che in tempi di crisi sempre meno imprenditori possono permettersi.
“Un tempo le persone facevano a schiaffi per venire in centro a Viterbo – accusa un altro imprenditore locale – ora si fermano alle zone commerciali di Viterbo Nord. Da anni vediamo un continuo insistere nell’aprire attività lontane dalle mura, senza che ci sia una politica attiva e reale per rivitalizzare il centro. Cosa dovremmo fare?”