ROMA – Due cucciolate per un totale di sette cuccioli di pastore maremmano. Una signora di nome Cinzia residente nella campagna di Roma nord si è trovata a dover salvare dei cuccioli di due mesi che con molta probabilità non avrebbero fatto una bella fine. Dopo aver recuperato una prima cucciolata di una maremmana appartenente a un pastore, a distanza di pochi giorni, una seconda maremmana le ha portato i suoi tre cuccioli, lasciandoglieli in prossimità del giardino di casa.
“E’ davvero una vicenda toccante. E’ come se la seconda mamma avesse capito che Cinzia avrebbe salvato i suoi cuccioli. La maremmana ogni giorno li va a trovare, guardandoli dall’esterno del recinto”.
A raccontare la commovente storia è Francesca Cosentino, presidente dell’Associazione Ariel la Speranza di chi non ha voce- ODV che è stata contattata per trovare adozione ai cuccioli.
Un’impresa difficile, considerando la razza di taglia grande. L’associazione si è impegnata a diffondere l’appello e a coordinare l’iter per le adozioni, tra preaffidi e staffette.A ridosso delle festività, si è creata una straordinaria catena di solidarietà per diffondere l’annuncio al quale hanno risposto diverse persone. Due cucciole sono già state adottate e il giorno di Santo Stefano, Kira, la terza cucciola, ha incontrato la sua nuova famiglia che si è messa in viaggio la sera di Natale, per venirla a prendere a Roma.
Un viaggio di 600 chilometri, dal Piemonte al Lazio, per una cucciola.“Gli adottanti Corinna e Roberto hanno una fattoria didattica e hanno già adottato due cani, un Jack Russel e un Border Collie. Dopo il preaffido andato a buon fine, ci hanno contattati nel tardo pomeriggio di Natale, per dirci che si sono messi in viaggio per venire a Roma a prendere Kira”, spiega Cosentino.
Tra le tante storie di abbandono, di maltrattamenti e d’indifferenza, la storia di Kira, uno dei tanti cuccioli invisibili che nessuno vuole, due persone “sconosciute” hanno dimostrato come la vita di questa cucciola sia preziosa tanto da intraprendere un viaggio di 600 chilometri il giorno di Natale. La speranza è ora rivolta anche agli altri quattro batuffoli bianchi che stanno aspettando una loro famiglia”