Poliglotta. Giramondo. Infinito. Uno dei personaggi più straordinari, se vogliamo mitologici e folkloristici del calcio internazionale degli ultimi decenni o del calcio degli anni 2000 proprio no, non ne vuole sapere di smettere d’allenare. Ancora lì, a bordo campo, sguardo severo e possente ma cuore d’oro e vero signore, Fatih Terim. Vecchia tra l’altro conoscenza del calcio italiano, anche lui tra i personaggi dei primi 2000 tra Firenze e Milano. Forse massima espressione e leggenda del calcio turno, l’Imperatore di Instanbul, più volte bandiera e commissario tecnico della Turchia, quattro regni al suo Galatasaray tra egemonia d’otto titoli domestici e quella stellare Uefa 2000 unico titolo internazionale conquistato dal calcio del Bosforo. Dopo il successo dell’autobiografica serie Netflix ancora forte e motivato dai suoi principi e valori continua, viaggia, ha voglia di vivere nuove ulteriori esperienze, testare e imporsi in nuovi mondi. Ha ancora voglia di vincere. Ed è così che dopo l’esperienza al Panathinaikos a 71 primavere suonate torna a bordocampo, stavolta per testare le nuove frontiere del calcio mondiale. La moda dell’extra lusso, la Saudi Pro League di Cristiano Ronaldo. Se ne va in Arabia, pure lui. Ha infatti appena ufficialmente firmato per l’Al Shabab, il club di Podence, Carrasco e Bonaventura, sesta forza della ricchissima lega saudita: sarà lui l’erede di Victor Pereira, che ha lasciato montando al volo sul treno Wolves e Premier League. 71 anni e ancora voglia d’esser protagonista. Per dettare a chi lo ama nuovi capitoli da scrivere d’una carriera unica e fascinosa. l’Imperatore non finisce qui.
Sport
29 Dicembre 2024
Infinito Terim, l’Imperatore ancora in viaggio: nuovo capitolo, Arabia all’Al Shabab