Messaggio rivolto alla segretaria nazionale e a quello regionale
FROSINONE – “Abbiamo letto con grande attenzione la nota di alcuni sindaci del nostro Partito in merito a quanto sta accadendo sulla fase conclusiva del tesseramento in Provincia di Frosinone . Come loro, da sindaci, amministratori e gruppo dirigente di questa provincia, altrettanto impegnati nella soluzione dei problemi reali che attanagliano le nostre comunità, quotidianamente vicini ai nostri concittadini che da sempre ci hanno visto militare dalla stessa parte politica, abbiamo a cuore il nostro partito e il suo radicamento sul territorio. Perché la nostra provincia, oggi più che mai, ha bisogno di un grande partito popolare, di centrosinistra, che sappia guidare il rilancio di politiche riformiste, fornendo ai cittadini un’alternativa chiara alla destra che governa la Regione e il Paese”.
Così gli amministratori e gli esponenti del Pd Ciociaria – tra i primi firmatari della richiesta Sara Battisti consigliera regionale del Lazio, Antonio Pompeo consigliere comunale di Ferentino già presidente della provincia, Enrico Pittiglio sindaco di San Donato Val Comino e vicepresidente della Provincia – in un appello alla segretaria nazionale del Pd Elly Schlein e al segretario laziale Daniele Leodori. “Per fare ciò l’unità della nostra base è fondamentale e lavoreremo sempre per preservarla e consolidarla, così come crediamo fermamente nel confronto tra amministratori, nel rispetto del lavoro portato avanti dai nostri colleghi e più in generale dalla nostra comunità politica chiamata a responsabilità amministrative della quale tutti facciamo parte. Questo lavoro è stato ed è accompagnato quotidianamente dall’attività del Partito a tutti i livelli, senza sottrarsi mai agli appuntamenti elettorali e alle campagne di mobilitazione politica sui vari temi. Per questo non comprendiamo le ragioni che hanno spinto colleghi amministratori e compagni di partito a paventare un attacco nei loro riguardi che nessuno ha mai minimamente mosso.
Quello che è stato denunciato invece, è che proprio questa comunità fatta di tante e tanti che in maniera disinteressata e appassionata lavorano per il Pd, è stata colpita da una irregolarità grave nella fase di svolgimento del tesseramento, su impulso di un dirigente regionale del nostro Partito. Proprio la segreteria Elly Schlein ha più volte sottolineato l’importanza di un’adesione libera e spontanea, conforme alle norme statutarie, al codice etico ed ai regolamenti del Pd. Fino al 23 dicembre tutto si è svolto nella norma, la commissione per il congresso con in testa il Presidente Tanzilli ha accolto tutte le richieste che sono arrivate sia politiche che procedurali esprimendosi sempre all’unanimità proprio per rispettare il principio di rappresentanza di tutte le sensibilità e la sana ricerca del massimo consenso. A riscontro di questo ci sono gli atti formali: alla data del 23 solo due circoli avevano chiesto in tutto 35 tessere ed a nessuno era stata negata la possibilità di proseguire con il tesseramento cartaceo come invece avvenuto dal 27 in poi.
Quanto affermato anche da un collega commissario ci rammarica perché egli stesso è stato testimone oculare di ciò, ma anche partecipe della distribuzione in una sola ora e mezza di 1200 tessere avvenuta tramite consegna di pacchetti senza regole ed equilibrio da parte del Responsabile Organizzazione del Pd Lazio, esautorando il ruolo della commissione e quindi non rispettando il lavoro prezioso di tutte e tutti. Il punto non è non permettere alle persone di aderire al Pd, fermo restando che fortunatamente questo può avvenire sempre grazie anche al sistema di adesione telematica: il punto è il rispetto delle regole che questo partito si è dato e delle risorse umane che si mettono a disposizione per gestire una fase congressuale. Regole che, tra le altre cose, sono state approvate in una direzione regionale all’unanimità ed animavano già la Federazione diFrosinone che le aveva anch’essa approvate all’unanimità in tempi non sospetti” si legge nell’appello.
“Forse una presenza poco costante all’interno della vita del Partito Democratico porta a dire inesattezze e a legittimare comportamenti inaccettabili che, ricordiamo, sono stati già attenzionati, come avvenuto in altre parti d’Italia. Per questo anche noi ci appelliamo alla segretaria nazionale e al segretario regionale, affinché si condanni quanto avvenuto il 23 dicembre, si faccia in modo che gli organismi di garanzia si esprimano sul ricorso dei cinque commissari ma anche sui diversi arrivati dai Circoli locali. Ricordiamo che alla data del 23 dicembre erano già tremila le tessere consegnate ai Segretari di Circolo, tutta la commissione aveva richiesto 1000 tessere per completare l’ultima settimana di adesione e chiunque avesse voluto avrebbe comunque potuto iscriversi attraverso il sito del Partito democratico.
Ci avrebbe fatto immensamente piacere che la nota dei colleghi e dei compagni di partito fosse voce unanime nel respingere gli abusi commessi a danno esclusivo della grande comunità politica del Pd della Provincia di Frosinone . L’unica narrazione negativa è quella portata avanti da chi infrange le regole. Noi, che lavoriamo ogni giorno per allargare la base elettorale e avvicinare le giovani generazioni, sempre più disilluse da una politica fatta di solo tatticismo e che non lascia loro spazio, siamo impegnati in una discussione vera che vuole affrontare i problemi della vita reale delle persone, in una provincia in cui il tema del lavoro, dell’ambiente e della salute sono drammaticamente dirompenti a causa delle politiche di una destra non all’altezza della situazione.
Il partito siamo tutti e il partito saremo tutti anche dopo l’elezione di un nuovo gruppo dirigente, questo è bene ricordarlo sempre perché la battaglia politica interna non può minare la battaglia politica più complessiva di rappresentanza dei bisogno delle cittadine e dei cittadini” hanno aggiunto.