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    Cronaca
    3 Gennaio 2025
    Bologna – La card cultura dei dipendenti comunali ha come password “Stupido coglio**”, bufera sul sindaco
    La protesta, lanciata dal sindacato, ha messo nei guai il primo cittadino Matteo Lepore

    BOLOGNA – Sembrava un regalo dell’amministrazione nei confronti dei dipendenti comunali, una card cultura e un riconoscimento, ma che in realtà nascondeva un insulto criptato nella password, subito smascherato dal sindacato Sgb che ha denunciato il fatto mettendo nei guai il sindaco bolognese Matteo Lepore.

    La card regalo, per giunta, è stata accompagnata da una lettera firmata dallo stesso primo cittadino. “Non solo un segno di gratitudine per il tuo lavoro – questo il messaggio d’accompagnamento –, ma anche un invito a diventare testimone della cultura bolognese, esplorando, valorizzando e condividendo la ricchezza del nostro patrimonio culturale. Grazie per il tuo impegno quotidiano e buon divertimento con la tua Card Cultura”.

    Massimo Betti del sindacato Sgb, ha invece individuato nella password alfanumerica l’insulto: “27UP1d0c0c091ion3”. Un codice che, sostituendo i numeri con delle lettere graficamente simili, lascia effettivamente poco spazio all’immaginazione, trasformandosi in “Stupido coglione”.

    Una drammatica casualità? Poco possibile, ma anche plausibile. Nonostante questo, la lettera del sindacato diffusa ai media non ha lasciato scampo a Matteo Lepore che è stato pubblicamente invitato a fare ammenda del terribile e gravissimo disguido.

    “Stupido coglione. Questo il significativo aggettivo indirizzato ai dipendenti comunali – scrive il sindacato – con tanto di lettera di accompagnamento firmata dal sindaco Lepore, che sotto forma di codice alfa numerico è necessario per accedere alla card cultura gratuita per i dipendenti comunali. Una card cultura che è di fatto l’unica forma di welfare prevista dal vergognoso contratto integrativo firmato da cgil e affini ed approvato dal solo il 10% dei dipendenti. Viene da pensare che con il codice 27UP1d0c0c091ion3 il sindaco e i suoi dirigenti abbiano voluto esultare per avere portato a casa un integrativo al massimo ribasso facendo fessi i loro dipendenti che si sono dovuti bere la propaganda totalmente mistificatoria fatta dai “sindacati” firmatari e rilanciata dai media locali.
    Caro Lepore e cari dirigenti, i dipendenti comunali saranno pure dei cogl ** ni ma non così tanto stupidi e sprovveduti da non riuscire a decifrare il codice alfanumerico in social slang, tacere ed accettare la beffa della sua lettera che
    recita “Questa iniziativa rappresenta non solo un segno di gratitudine per il tuo lavoro, ma anche un invito a diventare testimone della cultura bolognese, esplorando, valorizzando e condividendo la ricchezza del nostro patrimonio culturale”
    Ora Sindaco chieda scusa pubblicamente ai suoi dipendenti, modifichi immediatamente il codice, si assuma la responsabilità di questa vergogna, prenda provvedimenti nei confronti dei suoi dirigenti senza fare alcun scaricabarile e soprattutto abbia un rigurgito di democrazia e permetta che i dipendenti comunali possano esprimersi con un referendum sul proprio contratto integrativo, esattamente come la stessa cgil chiede giustamente alla Meloni per il ccnl delle Funzioni Centrali.
    Lei sa bene che al di là della propaganda, per equiparare il contratto integrativo all’inflazione reale servono per il welfare quei tre milioni di euro che sono assolutamente disponibili nelle pieghe del bilancio comunale che da tempo chiediamo e che lei si è rifiutato di reperire trascinando la contrattazione per oltre un anno!”