La prima sorpresona dell’anno di calcio italiano, soprattutto per quanto e come accaduto, arriva dritta dritta da Riyad. Dove il nuovo Milan di Conceicao, completamente impalpabile per settanta minuti, ribalta e beffa 2-1 la Juventus in semifinale di Supercoppa Italiana, conquistando la finale in programma lunedì, finalissima d’Epifania e derby saudita con l’Inter. E proprio gli sviluppi sono clamorosi, perché nel primo tempo senza nemmeno eccellere o brillare è solo Juve, che passa col gioiello piu prestigioso, Yildiz, vero e proprio trascinatore tecnico dei suoi in una serata dove deludono i soliti Koopmeiners e Vlahovic. L’unico merito del Milan è quello di restare sul pezzo, senza perdere troppa compattezza e sperare fortune migliori nella ripresa. Prima Theo (ancora male) si divora il pari; allora l’ingenuità di Locatelli tradisce Motta e recuperato Pulisic fa pari dal dischetto. Nell’ultimo quarto d’ora, tempo qualche minuto, il sorpasso addirittura rossonero: traversone di Musah (bel cambio, calcio più diretto come vuole Sergio) fortuita deviazione di Gatti, scoperto Di Gregorio. Assalto quindi bianconero nel finale, nonostante shock, un assalto che però non porta i frutti sperati e Sergio Conceicao alza il muro decisivo: febbre alta ma già contagiosa, sorrisoni milanisti e abbracci a cerchio, il Milan se ne vola in finale. Musi lunghi per Motta e i suoi, altro risultato che scivola, altro epilogo deludente. Un 2025 bianconero che inizia esattamente sulla falsariga di come s’era chiuso il 2024..