Un due a zero secco ma pieno di contenuti quello con cui Inzaghi e la sua Inter si sono dimostrati istituzioni di coppe domestiche e hanno eliminato immediatamente lo spauracchio Atalanta, chi ambisce a contendere fino alla fine il titolo di campioni d’Italia ai nerazzurri, e conquistato l’accesso ancora una volta in finale di Supercoppa Italiana. Inter che ambisce alla sua terza volta consecutiva, nella competizione. E che adesso, quantomeno stasera, si predisporrà comodamente sul divano per conoscere chi affronterà alla finalissima dell’Epifania, quale delle altre due grandi del nord tra Juventus-Milan si ritroverà di fronte sotto il cielo di Riyad. Già perché stasera va in scena il derby del cuore, il derby della famiglia Conceicao. Tutto pronto per il debutto di papà Sergio sulla panchina del Milan. Una scelta di controtendenza e rottura alla filosofia di Fonseca: polso sanguigno, ma pur sempre portoghese. Di fronte, storia di destini, avrà da tener d’occhio e marcar stretto suo figlio, tra gli assi migliori di questo nuovo corso juventino: Francisco, ala destra di Thiago Motta. Per il tecnico italiano di provenienza brasiliano qual migliore chance di smentir gli scettici dopo una prima parte di stagione del nuovo corso contraddistinta da tanti punti persi con le più piccoline per un deludente quinto momentaneo posto in classifica: alla Juve devi vincere, queste competizioni costituiscono il nettare per conquistare o riconquistare popolo bianconero. Tramutare filosofia e nuovi dettami contemporanei, l’idea di un calcio posizionale sopra gli interpreti, serve e serviva tempo: ecco perché il nuovo percorso si intravede sì ma a singhiozzi. E soprattutto alla Vecchia Signora hai pressione, anche considerando gli investimenti estivi. Stasera fluidificanti reinvitati con Savona e Mckennie addirittura a sinistra; a centrocampo sempre Locatelli basso con Koop e uomo del momento Thuram, davanti torna Yildiz a supporto di Vlahovic. Nel Milan attesa per le prime scelte di Conceicao. La fanno da padrone gli infortuni: non c’è ancora Leao, Pulisic sì ma non ha tutti i 90 nelle gambe. Dietro possono cambiare le gerarchie e gente come Tomori (accostato nelle settimane precedenti proprio ai bianconeri sia per loro emergenza sia soprattutto in quanto costantemente escluso da Fonseca) può tornare alla ribalta. Atmosfera particolarmente serena in casa milanista: ieri, proprio in Arabia, visita dell’ex condottiero Pioli. La Juve tesserà e farà la partita; ci si aspetta un Milan tosto, compatto e combattivo, sulle seconde palle soprattutto. Fischio d’inizio previsto alle ore 20: chi vince vola in finale con l’Inter.
Sport
3 Gennaio 2025
Supercoppa, stasera Juve-Milan: derby del cuore Conceicao, in palio l’Inter all’Epifania