Ultime ore. Poi si andrà finalmente in scena. Roma s’è risvegliata con quell’ansietta che da sempre la contraddistingue, da una parte e dall’altra, da una sponda e dall’altra del Tevere che metaforicamente divide quella giallorossa e quella biancoceleste. Dopo tanti anni torna a giocarsi di sera, come i vecchi fascinosi tempi 2000. Perché il Derby della Capitale è sempre il Derby della Capitale. Indipendentemente da ogni contesto di classifica. Per anni, specialmente i novanta o nelle annate per entrambe più deludenti, la possibilità di salvare una stagione, riconquistando la supremazia cittadina. Profumo vecchio stampo a Trigoria, perché è un derby che significa proprio questo. Al Tre Fontane l’amore dei tifosi romanisti per Ranieri, che ha voluto fortemente l’allenamento a porte aperte in settimana per ricompattare un ambiente al fianco di una squadra che deluso e di una dirigenza che, gusti della piazza alla mano, ha tradito. Tre cambi in panchina e transizione, specchio di una stagione fin qui fallimentare che fronte pane quotidiano ovvero campionato narra desolante metà classifica. La Lazio invece ha ricostruito eccome, a sorpresa, tra mille contestazioni estive, un fine ciclo dei Luis Alberto, Felipe e capitan Ciro: oggi in un certo senso derby storico, il primo senza di loro. Ma appartengono al passato, glorioso, ma passato. Lotito e Fabiani hanno ricostruito, Baroni conduce, quel signore galantuomo che coi suoi modi ha rilanciato una realtà, un gruppo tutto nuovo, che gioca, viaggia ed esprime in Italia ed in Europa e sogna la prossima Champions. La Lazio arriva meglio: rodata, esprime. La Roma con Ranieri può mescolare le carte, imprimere fisicità, palle inattive e singoli. Chi viaggia ed esprime sulle catene contro chi vuol incartarla per vie centrali. 4231 (più Bashiru di Dia) che 442, dall’altra parte solito 352. Nella Roma ancora panchina per capitan Pellegrini, sostanza Pisilli e centrocampo muscolare, ma Sale quinto per l’indisponibile Cilik out come Cristante. Fischio d’inizio alle 20.45: per la Roma la scintilla per riconquistare tifoseria e provare a rilanciare una stagione, darne senso anche in campionato. Per la Lazio la possibilità di affossare ancor di più i cugini e lanciare manifesto di candidatura Champions a Motta e Milan.
Sport
5 Gennaio 2025
Stacittadina Capitale, ultime ore: Roma per la scintilla, Lazio per lo spazio