Dopo il gesto della targa. Su Recchioni è stata una provocazione
ROMA – Con il Comune “l’anno scorso eravamo qua insieme, l’atteggiamento sulla targa ovviamente non mi ha messo in condizioni di poter avere una commemorazione. Io non mi sono sentito di commemorare con il Comune oggi. Si poteva scegliere una strada, un percorso, una memoria condivisa. Individuare una targa comune. Si potevano fare tante cose. A distanza di pochi giorni l’ho trovata una provocazione inutile. Dopo anni ci si sveglia e si fa distruggere quella targa. Quando il dito indica la luna che è la pacificazione, un percorso di dialogo, l’imbecille guarda il braccio”.
Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca a margine della commemorazione della strage di Acca Larenzia, in merito alla polemica sulla targa per Stefano Recchioni, affissa con la firma “i camerati”, poi rimossa dal comune di Roma, ricomparsa nelle scorse ore. “Mi sono sentito con il sindaco, con l’assessore Smeriglio, se si avvierà veramente un percorso condiviso, ovviamente la mia disponibilità è totale, ci mancherebbe altro”, ha aggiunto Rocca.