MARSA ALAM (EGITTO) – Una giornata di svago tra le acque cristalline di Marsa Alam si è trasformata in tragedia per una famiglia friulana.
Durante una gita in barca, Mattia, un bambino di nove anni, si è improvvisamente sentito male.
Dopo essere svenuto, al risveglio lamentava un forte mal di testa. Portato dal medico del resort, il piccolo è stato trattato per un presunto colpo di calore con flebo e farmaci. Tornato in camera, accudito dai genitori e dal fratellino, le sue condizioni sono però peggiorate drammaticamente.
«Mattia è finito in uno stato comatoso», racconta il padre Marco Cossettini, 41 anni, di Tavagnacco, Friuli Venezia Giulia. Con la moglie Alessandra, Marco aveva scelto il Mar Rosso per una settimana di vacanza, arrivando il 2 gennaio. Il ricovero d’urgenza del piccolo è avvenuto di notte, ma le condizioni si sono aggravate rapidamente: all’alba, il cuore di Mattia ha smesso di battere.
«Non sappiamo esattamente cosa sia successo», confida il padre. «Mio figlio era sempre stato in salute, pieno di vita. Recentemente era stato persino candidato al consiglio comunale dei ragazzi. È difficile accettare che un bambino muoia così». Secondo le prime ipotesi, la causa del decesso potrebbe essere un’emorragia cerebrale. Tuttavia, permangono dubbi sul trattamento ricevuto e sulla tempestività degli interventi. «L’ospedale locale è solo di nome», accusa Cossettini. «Si è perso troppo tempo».
Le autorità egiziane hanno avviato un’indagine, interrogando genitori e medici per chiarire la dinamica dei fatti. La vicenda riporta alla mente altre tragedie simili. Nel luglio 2022, un bambino di sei anni, Andrea, perse la vita a Sharm el Sheikh per una gastroenterite non adeguatamente trattata. E appena due settimane fa, un turista italiano ha trovato la morte a Marsa Alam a seguito di un attacco di squalo mentre faceva snorkeling.
La morte di Mattia lascia una famiglia e una comunità sotto shock, chiedendosi come sia possibile che un bambino apparentemente sano possa perdere la vita in così poco tempo. Per ora, il dolore si mescola all’attesa di risposte.
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