Scossone in Premier. Turbolenza a Londra, altezza Olimpico. Sta per saltare un’altra panchina oltremanica. Stavolta non siamo ai record, stavolta siamo” “appena” alla quinta per una NBA del Football decisamente più paziente e lungimirante rispetto alle passate stagioni, fatto sta che è pronto però un nuovo cambio di rotta in questo caso in casa West Ham. Non era la prima scelta estiva, era l’alternativa al sogno che portava al nome di Terzic (un sogno troppo grande, qualcuno che aveva appena allenato una finale di Champions..), ma alla fine fu scelto Lopetegui per cambiare totalmente direzione ad un tipo di calcio, quello targato Moyes che ha portato risultati eccome seppur vecchio stampo, per abbracciare una nuova filosofia. Ma la scintilla tra il popolo degli Hammers e l’ex allenatore di Siviglia e Wolves a maggio scorso accostato pure al Milan non è mai scoccata, nemmeno col gruppo claret&blue. Una rosa iù che vasta che non ha saputo sfrutture, con scelte tecniche spesso e volentieri contestate da tutto l’ambiente circostante. Per risultati deludenti: squadra costantemente nella parte destra della classifica, nella seconda metà, lontana dagli obiettivi minimi. Non s’è vista alcuna direzione. Salvato a fine novembre quando sembrava già sul lastrico, a dicembre Lopetegui ha saputo inanellare qualche risultato positivo a salvare momentaneamente la sua panchina, come la vittoria sui suoi ex Wolves o lo stesso punto di Bournemouth. Poi i capitomboli, umilianti ed a questo punto decisivi, a cavallo tra le festività, tra Boxing Day e Capodanno: pokerissimo incassato dal Liverpool, netto poker incassato in casa Man City. Nove gol in 180 minuti e verdetto ormai alle porte. Da 48 ore. Quel che desta scetticismo è che la società ancora non ha chiuso per il successore ma, invece di silurare intanto Lopetegui e affidar la squadra qualche giorno a figure interne ad interim, ancora deve chiudere col suo immediato passato paradossalmente ancor presente: incredibile ma vero, anche stamani Julian ha guidato l’allenamento, l’ultimo in vista della gara di domani di FA Cup col Villa. Ma, segnale eloquente ed inequivocabile a questo punto, è come sia stata cancellata la classica conferenza stampa della vigilia. Non parlerà. Ammutolito, ma ancora in tuta. A questo punto, per chiudere ogni paradosso, ci si aspetta l’annuncio ufficiale, magari nel pomeriggio, se non già nelle prossime ore. Il prescelto, e chiaramente è proprio il motivo affinché sta così tardando l’annuncio dell’esonero stesso, corrisponde alla figura di Graham Potter, più di un anno e mezzo dopo pronto a tornare in sella post trauma Chelsea, quella breve e repentina esperienza che scelse dopo sfavillanti anni di Brighton che rovinò evidentemente o quantomeno macchiò la sua reputazione: calcio evoluto, sfumature, moderno e futuristico, è probabilmente il profilo che doveva calzare a pennello già estate scorsa. Resta lui in pole, in queste ore contatti sempre più fitti. L’alternativa, estera e sempre progettuale, corrisponde al nome di Paulo Fonseca: ancora incastri del destino milanisti, fresco e reduce da esonero natalizio a San Siro. Se dovesse saltar Potter, figura con cui dirigenti Hammers si stanno per l’appunto ormai annusando da giorni e se dovesse scoccar la scintilla definitiva col tecnico convinto e persuaso si passerebbe a legali e burocrazia per contratti, va annoverato dunque anche il nome del buon “Zorro” alla lista Claret&Blue. Ma inevitabilmente, a metà campionato e con una zona retrocessione che non è che disti chissà quanto, assumere un allenatore che già conosca giungla Premier resta razionale priorità.
Sport
8 Gennaio 2025
Scossone West Ham, ore contate per Lopetegui: Potter in pole, alternativa Fonseca