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    Cronaca
    8 Gennaio 2025
    Viterbo – La maggioranza s’è fermata a Santa Barbara: perché le svastiche là son state rimosse e al Murialdo no?
    L'impegno, giustissimo, da parte dell'amministrazione nel rimuovere le svastiche e le oscenità nel parco di Santa Barbara sembra aver sottolineato come per la maggioranza ci siano zone di serie A e zone di serie B nella città

    VITERBO –  Per l’amministrazione guidata da Chiara Frontini, il capoluogo della Tuscia è una città su due corsie per quanto riguarda gli atti vandalici e il loro ripristino. Una sorta di divisione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B. Questo, almeno, è quello che emerge dalle recenti dichiarazioni dell’assessore al verde pubblico, Giancarlo Martinengo, che ieri ha fatto sapere di aver “prontamente rimosso” le svastiche e le oscenità rivenute in un parco di Santa Barbara nei giorni scorsi.

    Le dichiarazioni di Martinengo, divulgate ieri attraverso un accorato comunicato stampa, riportavano anche che “Il decoro del parco è stato ripristinato. Nel mentre abbiamo avviato una collaborazione con le forze dell’ordine per identificare i responsabili e valutare le azioni legali più opportune. Invitiamo i cittadini a segnalare tempestivamente eventuali episodi simili e a unirsi a noi nel vigilare e proteggere i nostri spazi pubblici. Solo attraverso una collaborazione attiva potremo preservare il bene comune e garantire che questi episodi non si ripetano”.

    Affermazioni sacrosante, ma che a quanto pare non valgono per altre zone della città che da più tempo di quelle di Santa Barbara vivono situazioni raccapriccianti e simili, segnale anzi del fatto che qualcosa non vada bene nell’educazione civica e nel rispetto della legge tra i giovani residenti di Viterbo.

    Nello specifico, sembra proprio che le svastiche, le bestemmie e i simboli osceni raffigurati un mese fa (per la seconda volta) sulla Fontana a Sfera del Murialdo siano meno importanti di quelli di Santa Barbara, dove l’amministrazione si è mossa compatta rispondendo alla velocità della luce. Una problematica che la nostra amministrazione aveva segnalato già all’inizio di dicembre all’amministrazione, nella figura dell’assessore Stefano Floris. Una segnalazione, tuttavia, alla quale non è stata ricevuta però alcuna risposta effettiva sul campo, se non promesse.

    Stessa cosa per il parco di Via Monti Cimini. Anche qui, svastiche su giochi per bambini e svastiche anche sui marciapiedi, da tempo immemore. Per non parlare delle voragini e i fili elettrici del parco che ospita il muro legale, un corridoio verde con giochi per bambini e uno spazio per skate e pattini che fa da collegamento tra Via Monti Cimini e Strada Cimina, situato a ridosso del Parco dell’Aereonautica Militare. Anche qui, medesima situazione, con tanto di molte segnalazioni da parte dei residenti a forze dell’ordine e amministrazione. Zero risposte.

    Nel sopraccitato comunicato stampa, intervenivano anche altri due consiglieri,  Federico Tonnicchi e Daniele Rossi. “Queste vicende mi rattristano – ha dichiarato il primo – sia come consigliere ma soprattutto come padre di famiglia”. Il secondo, invece, ha doverosamente sposato le affermazioni fatte dall’assessore Martinengo.

    Nulla di male, ma davanti a questo “concentrato di impegno” viene a questo punto da pensare male, purtroppo. Viene da chiedersi se a Santa Barbara abiti qualcuno che possa vantare “priorità” tra i banchi della maggioranza rispetto ai cittadini del Murialdo e del Barco, ma anche del centro storico, in perenne stato di degrado tra scritte sui muri (come quelle fatte a Natale nella centralissima Piazza della Repubblica) ed erbacce. Un pensiero, che se confermato, potrebbe davvero essere spiacevole, poiché sottolineerebbe ulteriormente come la città di Viterbo, per l’amministrazione, sia suddivisa in una classifica.