Sembra già giunta e definitivamente al capolinea la sfortunata avventura di Enzo Le Fee con la maglia della Roma, fallimentare biglietto da positiva con cui il giovane cavallo rampante Ghisolfi si presentò alle sue nuove scrivanie, quelle di Trigoria. Il calciatore, fuori dai piani d’ogni allenatore che s’è fin qui susseguito nel corso della turbolenta e tormentatissima stagione romanista, è stato evidentemente anche scaricato da Claudio Ranieri: tanta concorrenza, scelte più pronte e più forti, non c’è più spazio nei piani presenti ed a quanto pare futuri del club. Tecnicamente e argomenti alla mano dunque, si ritorna alla tesi sussurrata ad inizio articolo: una figuraccia per Ghisolfi, giovane direttore sportivo francese scelto dai Friedkin ad inizio della scorsa estate per pensare, progettare e costruire la Roma di quest’anno e del futuro. Il primo colpo fu domestico, nel suo giardino di casa, la Ligue 1, in un reparto dove la Roma era già ben coperta: tra la qualità dal basso di Paredes e quella più avanti dove c’è sempre capitan Pellegrini, complice stessi infortuni e condizione/preparazione da riveder non ha mai trovato spazio, non è mai riuscito ad imporsi. E Ghisolfi spese pure 23 milioni per strapparlo al Rennes. Ed ecco che pensate non tornerà nemmeno in patria. Va in Inghilterra, sì, ma addirittura in Championship, nemmeno in Premier: sarà prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione a Sunderland, tutte le parti in causa volevano chiudere quest’operazione. Il calciatore ha detto sì e nelle prossime ore spiccherà il primo volo direzione nordest dell’Inghilterra: lassù, in alto, sotto la Scozia, sotto Newcastle. Correnti fredde ma evidentemente necessarie per riaccendere la luce di una carriera che negli ultimi sei mesi ha intrapreso una preoccupante spirale verso il basso. Deve rilanciarsi, la missione è riportare in Premier League i Black Cats, attualmente quarti ed in pieno lotta promozione/playoff in cadetteria britannica.
Sport
9 Gennaio 2025
AS Roma e Le Fee già ai titoli di coda, un fallimento Ghisolfi: saluta tutti, va a Sunderland