La notizia più roboante che può ribaltare le copertine del mercato di riparazione della prima metà di gennaio è di quelle grosse. Decisamente grosse. Perché di riparazione, quando girano questi nomi, ben poco si tratta. Parliamo di Kvaratskhelia, ancora una volta. Qualcuno ritenuto intoccabile, un concetto difeso a spada tratta da Conte per tutta la scorsa estate, un concetto divenuto fermezza e volontà che ADL e Manna hanno sempre voluto assecondare. La permanenza di Kvara a Napoli però, che fino a qualche settimana fa sembrava certa, tant’è che le parti hanno trattato a lungo il rinnovo del contratto, col passare delle settimane non è più così scontata. Affatto. Anche perché le trattative sono andate per le lunghe e tra un cavillo e l’altro alla fine l’accordo definitivo non s’è mai trovato. Il contratto scade nel 2026, un contratto a stipendio decisamente più basso rispetto a quello che percepiscono calciatori della portata dell’asso georgiano: una situazione che di fatto non rende contento il calciatore, nemmeno il suo entourage. Sul finir d’autunno son al tempo stesso sopraggiunti gli infortuni. Opportunità per Neres che, sebbene schierato a sinistra, proprio nella casella lasciata libera dal Kvara d’infermeria l’asso brasiliano ha espresso tutto il suo potenziale, anche lì, anche lontano dalla corsia di destra. Guizzi che hanno significato timbri, assist, punti e vittorie. Ecco che quindi, senza aver incassato i 120 milioni d’Osimhen, evidentemente a De Laurentiis e Manna è rimasta quella voglia di far cassa, intrinseca. E parallelamente, e qui torniamo in apertura d’articolo, il PSG è tornato prepotentemente a flirtare con l’entourage del suo obiettivo estivo: partito Mbappé, scandagliando il mercato delle ali sinistre migliori d’Europa, Kvara rappresentava l’appetito più appagante. E l’acquolina in bocca è tornata al Parco dei Principi, tant’è che il Paris è pronto a risferrare l’assalto, stavolta potenzialmente decisivo. Stavolta non riceverà senz’altro un secco no, stavolta il Napoli si siederà. E se il PSG dovesse ad arrivare ad offrire almeno ottanta milioni senza contropartite (per ingaggio al momento Skriniar resta fuori portata del tetto azzurro), stavolta l’apertura azzurra potrebbe diventar reale e concreta. Kvara non è più intoccabile. O quantomeno assolutamente incedibile. Questa la notizia, partorita e maturata dagli eventi. Il georgiano lo sa, l’ha capito ed è pronto ad aprire alla pista parigina, pista che storia dei destini è sempre stata quella sognata dal suo vecchio compagno Osimhen, ora in forza ad Istanbul. Non è ancora decollata un’effettiva trattativa. Ma 80 milioni per un calciatore non più inamovibile e col contratto in scadenza fra 18 mesi per un rinnovo del contratto così tormentato con ogni probabilità convincerebbero il Napoli a chiudere ogni discorso e lasciarlo andar via. In piena corsa Champions/Scudetto chissà cosa ne penserà Antonio Conte, comunque: perder un asso così in costruzione e piena lotta resta lontano dai suoi sogni. Prossimi giorni, già, potenzialmente decisivi.
Sport
10 Gennaio 2025
Occhio Conte, il PSG rimpiomba su Kvara: stavolta il Napoli apre