Col momento d’appannamento e gli ultimi infortuni soprattutto a centrocampo, si muove il mercato in entrata della Lazio. Un mercato quello di gennaio come sempre all’insegna del termine opportunità. E magari, a volte, qualche scommessa. Quella che ha convinto il direttore Fabiani a pescare un ex Frosinone, qualcuno che senza successo o senza lasciare minimo incisivo marchio ha già conosciuto il calcio italiano. Qualcuno con un cognome pesante che stuzzica interesse o curiosità ma che con Zlatan non vanta alcuna parentela. Quell’Arijon Ibrahimovic, ancora giovanissimo 19enne, nato a Norimberga ma cresciuto nel settore giovanile del Bayern. Bavaresi che stavolta sembrano intenzionati a scaricarlo: evidentemente bocciato, inadatto ai livelli della loro prima squadra. Scaricato perché a Monaco hanno aperto al prestito con diritto di riscatto e senza recompra: la Lazio ha fiutato potenzialmente l’affare o comunque si tratta di una scommessa vantaggiosa, a prezzi contenuti e senza nulla da perdere. Accordo raggiunto, a sorpresa e sottotraccia: arriverà in prestito con diritto di riscatto, un riscatto potenziale fissato solo ad una cifra poco superiore agli otto milioni. Il ragazzo è un’ala moderna, moda della generazione attuale, qualcuno che ama venir dentro e fraseggiare: più 10 che 7, ecco perché all’occorrenza potrebbe anche ricoprire il ruolo di Bashiru o Dia. Ibrahimovic è pronto a sbarcare: con ogni probabilità arriverà già entro il weekend nella Capitale. Ma senza nascondersi, il grande obiettivo della Lazio porta al centrocampista, potenzialmente offensivo ma pur sempre un terzo importante oltre Guendouzi e Rovella altrimenti come ampiamente constatato nelle ultime settimane costretti agli straordinari: sempre e solo Fazzini. Scartato Folorunsho passato alla viola, nonostante non sia ancora arrivato minimo accordo con l’Empoli e Corsi, la trattativa prosegue: defilato il Napoli che ha preso Billing, Lazio ancora in pole.