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    11 Gennaio 2025
    Serie A, corsa Scudetto: per l’Atalanta ennesima frenata brusca, ad Udine solo reti inviolate

    L’Atalanta ha frenato. E pure bruscamente. Una brusca frenata che fa rumore eccome per la Dea, che certamente non ha iniziato il 2025 nelle maniera desiderata o francamente, effettivamente prevista. Dopo l’eliminazione senza storie con l’ennesima lezione incassata dalla corazzata a cui la banda Gasperini intende contendere il titolo di campioni d’Italia come l’Inter, nonostante un ritorno prematuro dal viaggio saudita che ha significato più tempo per recuperare energie e riscattare il pari di Roma con la Lazio che arrestò la meravigliosa striscia e scalata da undici vittorie consecutive, arriva pure il pari di Udine per un’Atalanta fin qui ancora a secco di vittorie nel nuovo anno. In Friuli è solo zero a zero ma quel che preoccupa (per carità, un calo dopo ritmi forsennati come quelli di fine autunno poteva essere fisiologico) è la prestazione. Scialba e senza mordente. Come ammetterà Gasp nel post gara, Udinese superiore per grinta, intensità e caparbietà. Gasp che punisce Lookman e Pasalic nella riprese, spedisce un messaggio ai compagni, cambia l’ordine degli addendi ma il risultati non cambia: reti inviolate. Un punto che pensate per prestazione offerta sta pure stretto all’Udinese, vera e propria realtà di questo campionato: dopo tanti anni di sofferenza bianconera e salvezze sofferte fino all’ultimo respiro, che ricostruzione sorprendente quella di Kosta Runjiac. Thauvin eterna giovinezza, recuperato pure Sanchez: nel primo tempo doppio legno, ai punti i rimpianti sono per l’appunto più friulani. Atalanta dunque che con lo stesso numero di partite resta due punti dietro al Napoli, 44 a 42, impegnato nella serata di domenica col Verona. Sorride, sghignazzando, la squadra con l’organico migliore, i campioni in carica: due partite da recuperare ma potenzialmente in testa da sola, solo momentaneamente terza a 40, l’Inter di Inzaghi. Impegnata nella domenica a Venezia e con Conte alle prese con la cessione di Kvara, ad Appiano sentono l’odore del sangue. In coda chi l’ha sentito eccome è stato il nuovo Lecce risollevato dalla cura Giampaolo: Empoli adesso in difficoltà, tre a uno salentino in Toscana, pesante doppia di Krstovic. Empoli nuovamente risucchiato: il Lecce lo riacciuffa agganciandolo a quota 20. Momentaneamente a 17 la terzultima, il Cagliari, quota e livelli decisamente più alti degli ultimi anni che tengono tutti in gioco.