VITERBO – Smentite le voci circa i danni che il mercatino avrebbe causato alle attività di via Marconi. A farlo, in prima persona, è stato il consigliere Marco Nunzi, delegato ai rapporti con le imprese.
Come fa sapere il consigliere di maggioranza, dopo aver “intervistato” personalmente circa 20 attività, il bilancio è positivo e ciò che sono stati raccolti sono solo dei consigli “strategici”.
“Il mercatino di Natale in via Marconi è stata un’esperienza positiva, da replicare tenendo anche conto dei correttivi proposti dai commercianti della via – dichiara Nunzi – Dopo aver letto i resoconti allarmati da parte di alcuni partiti di minoranza sui mercatini del Natale in via Marconi ho voluto verificare di persona e sono andato a parlare con una ventina di commercianti della via.
Alcuni di loro hanno anche avanzato suggerimenti sulla gestione dei parcheggi, sulla ubicazione della pista di ghiaccio e su altre questioni di cui l’amministrazione comunale farà tesoro per le prossime edizioni”.
“Nessuno ha però minimamente confermato il quadro desolante di cui avevo letto – sottolinea – Al contrario ho riscontrato commenti positivi per l’iniziativa a cui potranno essere comunque apportati correttivi tenendo conto delle opinioni degli stessi commercianti. Qualcuno chiede di disporre le casette anche in piazza del teatro o davanti alla chiesa degli Almadiani, altri che siano aperte anche la mattina, ma nessuno chiede che il mercatino venga tolto”.
Non manca, da parte di Nunzi, un’attacco alla presunta strumentalizzazione politica operata dall’opposizione, che aveva invece sottolineato le proteste di vari commercianti della via.
“Oltre alla grave strumentalizzazione politica ai danni di chi- conclude Nunzi – ogni giorno con sacrificio ed impegno tira su la saracinesca della propria attività in una delle strade più importanti del centro, abbiamo assistito ad una vera e propria falsificazione della realtà. Questo è evidentemente lo stile che caratterizza chi ha già amministrato la nostra città, fallendo e lasciandoci l’eredità che abbiamo trovato, e che ora non vede l’ora di tornare a gestire il potere per il solo gusto di amministrarlo, senza minimamente pensare al bene di Viterbo”.