VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo dalla Provincia di Viterbo le dichiarazioni del presidente Alessandro Romoli, che attacca – di rimando – il consigliere Daniele Sabatini, intervenuto sullo “smembramento del Carmine”.
“Leggo con stupore le dichiarazioni del Consigliere regionale Sabatini sul dimensionamento scolastico regionale. Per la seconda volta in pochi giorni, mi vedo costretto a intervenire per chiarire quanto la Provincia di Viterbo ha responsabilmente operato in merito. È comprensibile che il Consigliere Sabatini, forse impegnato in attività romane, non abbia potuto seguire l’iter istruttorio portato avanti con serietà dalla Provincia. Permettetemi di riassumere i passaggi fondamentali, evitando di ripercorrere i numerosi incontri preliminari tra l’assessore provinciale e le parti sociali, avvenuti già prima dell’emanazione delle linee guida regionali.
Con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 605 del 5 agosto 2024, la Regione Lazio ha approvato le nuove linee guida per la programmazione della rete scolastica 2025/26, introducendo criteri non più basati esclusivamente su parametri numerici, ma anche su elementi come le difficoltà di collegamento.
In risposta, la Provincia ha avviato una serie di audizioni con i sindaci per raccogliere indicazioni dai territori e ha successivamente richiesto a ciascun comune di formalizzare, con delibera di giunta, la propria posizione alla luce delle linee guida regionali.
Dopo numerosi approfondimenti in commissione consiliare e ulteriori interlocuzioni con i sindaci, il Consiglio Provinciale ha approvato il 14 novembre 2024 la proposta di dimensionamento scolastico, senza registrare voti contrari.
Il 5 dicembre 2024 ho presentato personalmente questa proposta all’Osservatorio regionale, presieduto dall’assessore regionale alla pubblica istruzione. La proposta della Provincia è stata accolta all’unanimità, evidenziandone il fondamento logico-amministrativo e riconoscendo le difficoltà di un territorio che, negli anni, ha già dato molto in termini di accorpamenti.
La successiva delibera regionale sul dimensionamento scolastico ha sancito l’accorpamento dell’Istituto “Carmine” di Viterbo e dell’Istituto superiore di Grotte di Castro.
Ritengo opportuno sottolineare che, a differenza di quanto ottenuto dal Consigliere regionale Tiero (Fratelli d’Italia, Provincia di Latina), il Consigliere Sabatini non è riuscito a influire sulla delibera di giunta regionale per tutelare gli istituti di Viterbo e Grotte di Castro o per correggere situazioni già problematiche, come l’accorpamento tra Caprarola e Fabrica di Roma, per il quale avevamo richiesto il ricongiungimento tra Caprarola e Ronciglione, soluzione più naturale per omogeneità territoriale, vincoli storici e collegamenti viari.
Va poi sottolineato un evidente squilibrio nelle scelte operate: Roma, con oltre 3,5 milioni di abitanti, ha visto la chiusura di sei istituti, mentre la Provincia di Viterbo, con poco più di 300.000 abitanti e un territorio vasto, ne ha accorpati solo due. Quale criterio di proporzionalità è stato adottato?
Tutto ciò premesso, l’Amministrazione provinciale continuerà a tutelare con responsabilità il territorio e a contrastare il depauperamento dei servizi pubblici.
Avverto – e me ne dispiaccio – un certo nervosismo e una certa fatica nel dover sopportare l’idea che la maggioranza della Regione non sia un monolite, ma frutto di una coalizione.
Per quanto riguarda il tema della responsabilità, consiglierei al Consigliere Sabatini di evitare, ogni volta che ci sono provvedimenti che penalizzano marcatamente questo territorio, di tirare in ballo il fato, un destino baro, o un potere trascendentale di non si sa quale realtà metafisica. Sarebbe più opportuno assumersi le responsabilità delle scelte operate.
Consiglierei inoltre di avvertire maggiormente la responsabilità di rappresentare un territorio e non di obbedire pedissequamente ad ordini che, a quanto pare, si è più in obbligo di rispettare che nella possibilità di controbattere”
Alessandro Romoli,
Presidente Provincia di Viterbo