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    13 Gennaio 2025
    Addio, Gipsy King: la boxe saluta un suo monumento, si ritira Tyson Fury
    Adesso sì, lascia davvero: la leggenda britannica saluta il pugilato. L'annuncio in una frizzante e pungente post social

    Quanta strada da quel lontano, ormai remoto e generazionale 11 settembre 2009. Quanta strada ha fatto.. The Gipsy King. Personaggio unico nella storia del pugilato, uno dei più grandi di sempre, un fenomeno dalle origini irlandesi e quei tratti così gitani capace di entrare nel cuore della gente con quel suo stile unico, inconfondibile. E quel carattere che gli ha permesso di scalare e vincere tutte le cinture dei pesi massimi. Signori, Tyson Fury. Una carriera esplosa e decollata nel decennio precedente, dalla vittoria contro l’arcirivale Chisora del 2011 a tutti i titoli del mondo conquistati in un 2015 totale, planetario, sfavillante: dal Ring all’IBF passando per l’IBO, WBO e WBA. Fury ha detto basta. Quasi a sorpresa, quasi no. L’ha annunciato oggi, con un post sui suoi canali social, sintetico, ma senz’altro ad effetto. Una bomba nello sport e nel pugilato: “Ciao a tutti, sarò breve e dolce: Vorrei annunciare il mio ritiro dalla boxe. È stato fantastico, ho amato ogni singolo minuto. Dio benedica tutti, ci vediamo dall’altra parte. Alzatevi!” Breve didascalia, breve descrizione, breve video. Pungente e frizzante, con quell’ironia e quell’espressione che l’ha sempre contraddistinto. Ha chiuso così una carriera straordinaria. 11 anni da imbattuto, qualcosa di fantascientifico. Undici anni in cui nella storia di un personaggio unico come lui c’è stato di tutto: anche eccessi, tra alcool e depressione, fino alla perdita del titolo iridato per doping, nel 2016. Un totale però di 34 vittorie e due pareggi. Ha deciso di continuare oltre il 2022, quando annunciò il primo ritiro. Poi tornò, protagonista. Evidentemente la forza e la motivazione, la consapevolezza dei propri mezzi ed il legame di una tifoseria planetaria lo spinsero a tornare sul ring. Poi l’ultimo biennio e la doppia sconfitta con chi evidentemente gli ha fatto scattar qualcosa, l’ucraino Usyk: doppia netta sconfitta, l’ultima prima di Natale così mediatica ed extralusso da avergli fatto male, malissimo, in Arabia. Un campione lo sa. Conosce il suo corpo e i suoi limiti. E quindi il mito ha detto basta. Oggi, 13 gennaio 2025. Una data storica per la boxe del Pianeta. Lascia uno dei migliori di sempre.