Quel che è accaduto in serata in casa Lazio ha a dir poco del clamoroso. Forse dell’inverosimile. Aperto il mercato, sbarcato Arijon Ibrahimovic, intrigo Fazzini e quella necessità del centrocampista in più che Baroni ha chiesto al direttore Fabiani. I tifosi biancocelesti, reduci dalla festa dei 125 anni di storia del club macchiata dal pari interno col Como e corsa Champions arrestata, avrebbero voluto o desiderato legger o scoprire ben altro, da Formello. Invece la breaking che scandisce le copertine del lunedì sera biancoceleste diventa il licenziamento in tronco del falconiere, Juan Bernabé, ormai storico personaggio del folklore laziale: chi fa volar l’aquila, Olimpia, prima delle gara interne. Il motivo nutre ancor di più del paradossale, dell’inverosimile. Bernabé ha deciso di operarsi al pene, sistemando una protesi; una volta realizzata l’operazione, ha successivamente pubblicato sui suoi canali social immagini dell’operazione stessa riuscita, inquadrando espressamente le sue parti intime. Tam tam e decisione irrevocabile di una Lazio a dir poco imbarazzata, inequivocabile il comunicato biancoceleste emesso in serata: “La S.S. Lazio S.p.a., allibita nel vedere le immagini fotografiche e in video del sig. Juan Bernabè e nel leggere le dichiarazioni che le hanno accompagnate, comunica di avere interrotto, con effetto immediato, ogni rapporto con costui, attesa la gravità del suo comportamento. La Società si rende conto del dolore, peraltro condiviso, che ai tifosi provocherà la perdita dell’aquila nelle prossime gare casalinghe, ma ritiene che non è possibile essere associati, tutti, per di più con il simbolo storico dell’aquila, ad un soggetto che, con la sua iniziativa, ha reso inammissibile la prosecuzione del rapporto”. Resterà da scoprire se adesso il club cercherà un altro falconiere per proseguire la sua tradizione, ma Olimpia, che appartiene proprio a Bernabé, non volerà momentaneamente più.
