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    13 Gennaio 2025
    Redenzione United e crisi Arsenal, grandine su Arteta. Magie FA Cup: colpi Stoke e Doncaster, Tamworth eroi e folklore

    Non s’è giocata Premier. No, stavolta un lungo weekend d’FA Cup. Con l’appuntamento più atteso: apparentemente solo trentaduesimi, in realtà molto di più. Perché è terzo turno. Ed il terzo turno è mitologia, perché magica intersezione tra le superstiti delle leghe inferiori e l’avvento delle grandi di Premier e di Championship. La magia della Coppa d’Inghilterra, terra dove Davide affronta e può ribaltare Golia: succede solo qui, succede solo oltremanica. Fascino unico, eterno, vittoriano, ottocentesco. Come il Tamworth, club delle Midlands ma soprattutto di National, quinta serie appena promosso dalla sesta, che sfiora l’impresa col Tottenham: sul fil di sirena grosse chance, ma ai supplementari passano gli Spurs, che dilagano tre a zero ma soltanto dopo 100 e passa minuti. Giusto partir da Tamworth, specchio e iconografia del terzo turno: splendide scene anni settanta, calciatori semiprofessionisti che sistemano le reti, tifosi della comunità che spazzano spalti e neve, Postecoglou che gioca e danza coi sostenitori dietro la sua panchina. FA Cup. FA Cup e terzo turno. Quello dove Hull City – Doncaster, vinta dalle streghe ai rigori come se fosse ancora Epifania, vale come Arsenal – Manchester United: scherzi del sorteggio eternamente libero, appuntamento club della domenica col colpo esterno dei Red Devils dagli undici metri alla fine di 120 minuti in cui è successo di tutto. Perché in Coppa tutto s’azzera e tutto può succedere. Redenzione United, quindi: prima passa con Bruno, poi resta in dieci, quindi pareggia Gabriel e parte l’assalto dei Gunners; ma Odegaard sbaglia rigore, i londinesi non passano, i Red Devils alzano il muro e resistono portandola fino ai rigori, dov’è fatale l’errore di Havertz che tradisce Arteta e spedisce Amorim al turno successivo. Redenzione United e finalmente gioia all’interno dell’ennesima stagione tormentata; dall’altra parte momento delicatissimo per Arteta, che dopo Saka perde pure Gabriel Jesus e che soprattutto, dopo il ko in semifinale di Carabao col Newcastle abbandona anche la Coppa d’Inghilterra. In termini di domestic cups, annata fin qui da dimenticare per i Gunners, più lontani dalla capolista Liverpool pure in Premier complici i tanti punti persi durante le festività, come quelli Everton o trasferta a Brighton. Tra le altre grandi nessuna sorpresa: Guardiola esalta la comunità dove vive come quella di Salford e poi gliene fa otto, lo stesso Liverpool cala il Poker sull’Accrington condito dalla prima firma oltremanica finalmente di Federico Chiesa. Oltre al pokerissimo delle altre grandi come quello del Chelsea sul Morecambe o il tris con cui il Newcastle liquida il piccolo Bromley, sorprese a Sunderland dove passa 2-1 lo Stoke come il magico tris dell’Exeter sull’Oxford. Già sorteggiati i sedicesimi: meravigliosa trasferta a Plymouth per il Liverpool, United col Leicester e storico Villa-Tottenham, super folkloristico Exeter-Forest.