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    14 Gennaio 2025
    Juve viva, ma torna Retegui: 1-1 a Bergamo. Sospirone Conceicao a Como

    Un’infrasettimanale di mercato, ma pur sempre particolarmente attesa. Per il calibro di partite che proponeva. Già perché in attesa di Inter-Bologna, del mercoledì con cui si chiuderà l’ultimo turno del girone d’andata, quello delle tre gare rinviate per la Supercoppa extralusso d’Arabia, i riflettori puntavano tutti sul Gewiss di Bergamo dove andava in scena Atalanta-Juventus. Il grande scontro è finito in parità: uno a uno, coi bianconeri che accarezzano l’idea del colpo grosso salvo poi esser recuperati dal ritrovato Retegui. Partita più contratta nel primo tempo: l’Atalanta palleggia, fasi di studio, poche grosse occasioni. Nella ripresa è tutt’altra musica, dove Motta in piena pareggite e tra pressione e persino piccola contestazione tira fuori ciò che vuole dai suoi ragazzi: terzini e centrali che assaltano e si propongono, una partenza così coraggiosa che Gasp non se l’aspettava, allora Kalulu prima centra il palo poi addirittura in percussione timbra il vantaggio che spaventa Bergamo. Ma l’Atalanta è l’Atalanta e, per quanto non abbia iniziato il 2025 come avrebbe desiderato, è realtà delle massime latitudini: tesse e palleggia con calma, con calma e sapienza di chi sa d’esser forte, la palla non scotta e anzi, basta solo trovar i varchi giusti. E con la panchina lunga, se Lookman sfiora, Gasp pesca Retegui che su torre di Bellanova fa uno a uno. Nel finale Zaniolo, pure lui subentrato e non è un caso, sfiora una clamoroso sorpasso. Alla fine settimo pari nelle ultime otto per pareggite Motta, ma questo ha tutt’altro sapore. E rinfranca un minimo gli scettici. Dall’altra parte si perde invece altro terreno, se si vogliono sussurrare ambizioni Scudetto. Ma la flessione di un team che ha corso così tanto per tutto il girone d’andata è fisiologica, plausibile. E va applaudita. Gli stessi applausi che il pubblico di Como riserva ai suoi lagunari che ancora una volta propongono e costruiscono più di quanto raccolgono spaventando fino all’ultimo respiro un Milan tutt’altro che guarito: successo rossonero sul Lago, sì, ma quanta paura e sofferenze. E anzi, il nuovo Diao porta avanti i lariani; poi Theo in mischia e Leao ribaltano per un due a uno pesantissimo con cui Conceicao riprende la retta via in orbita Champions. Mercoledì si chiude con Inter-Bologna, previsti gol e spettacolo a San Siro.