VITERBO – Il degrado continua a imperare nel cuore del centro storico della Città dei papi. La città che vuole candidarsi Capitale della Cultura Europea, infatti, dimostra ancora una volta di avere moltissima strada da fare. Questo perché all’interno della “cultura” dovrebbe ricadere anche la cura dei beni storici della città… anche se non propriamente di pertinenza Comunale.
La scritta, infatti, è stata posta su uno dei muri dell’ex sede locale della Banca d’Italia, un bene di enorme prestigio e in vendita da molti anni ormai, ma sicuramente di proprietà privata. Ciò non toglie che nel caso di sicurezza e degrado “pubblico”, un’amministrazione che afferma di avere a cuore il centro storico e che è solita affermare – con ostentazione – la sua “maniacale” cura del patrimonio artistico-culturale-storico della città, dovrebbe intervenire.
Il caso, sembra un poco ricordare le recenti parole della sindaca Chiara Frontini riguardo alla “strana” vicenda del ritinteggiamento illegale dell’ex ospedale. “Non è un bene di proprietà comunale”, glissò in quel caso la prima cittadina, scaricandosi da ogni possibile responsabilità sul fatto nonostante il bene in questione sia sotto gli occhi di turisti e cittadini ogni giorno.
Dopo 20 giorni dall’imbrattamento, la scritta su Piazza della Repubblica, effettivamente è ancora là… cosa ne pensa la sindaca?