Un sabato sera importantissimo per l’avvio del 2025 di Serie A. Uno dei più attesi e più importanti per i contenuti che avrebbero espresso gli scontri diretti grossi eccome del carnet previsto dal sabato nazionale. Il manifesto d’ambizione e soprattutto dimensione lo emana il Napoli di Conte: colpo grosso, grossissimo quello degli azzurri che volano a vincere tre a due a Bergamo e allungano in testa (+6 sull’Inter ma con due gare in più), vincendo la gara tra chi più d’ogni altra ambisce a contendere fino all’ultimo respiro lo Scudetto ai campioni in carica dell’Inter. Vince la compattezza di Conte e quel DNA, quella mentalità su Gasperini e la sua Atalanta: momento difficile per i nerazzurri, oggi meglio ma ancora senza squilli nell’anno nuovo, a rovinare e macchiare la gran rincorsa da undici vittorie consecutive d’autunno. Tre a due pesantissimo azzurro e +7 sull’Atalanta, adesso, con lo stesso numero di gare. Al termine di una partita tra due concetti di calcio completamente antistanti che ancora una volta, nella nostra domestica giungla di Serie A, ha premiato quello vecchio stampo. Partita bellissima, comunque. Retegui è tornato, si vede e si sente. E si sente che sia il suo anno. La sblocca lui, gol da ariete puro, per una serata che sembra sfavillante per l’Atalanta. Ma la grandezza del Napoli è la mentalità che già Conte in sei mesi ha trasferito alla squadra: saper soffrire e restare sul pezzo anche con pubblico contro e circostanze avverse. E allora pareggia Politano prima del timbro di uno dei motori in percussione: assist Zambo, timbra McTominay, i veri propulsori di questo Napoli, fisicità spaventosa. La partita scoppia perché seppur ribaltata e sorpresa l’Atalanta ha sempre qualità assoluta nelle corde; Conte lo sa, ma pareggia Lookman. Il Napoli soffre e resiste, l’Atalanta attacca ma stavolta senza colpire, scorrono i minuti e gli azzurri sentono il momento giusto: affonda Zambo, stavolta timbra Lukaku, lui, che fatica e combatte senza troppi pertugi, faticando per la squadra, trova finalmente sacco e rete e lo fa nel momento più importante. Il Napoli vince come la Juventus: resurrezione Vecchia Signora e calcio alla pareggite, Motta respira perché ottiene quel di cui aveva più bisogno, una vittoria convincente. Rivincita della Supercoppa e due a zero al Milan, prima sconfitta per Conceicao: nonostante le assenze molto meglio i bianconeri, soprattutto in quella ripresa dove vincono con Mbangula e Weah. Juve che stacca i rossoneri e adesso diventa la favoritissima per l’obiettivo minimo richiesto a Thiago: il quarto posto. Quel Thiago che adesso potrà tornare a lavorare con più serenità. Nei suoi volti, nelle sue esultanze e soprattutto nelle sue espressioni s’è vista tutta la tensione accumulata in queste settimane. In chiusura vittoria del Bologna, col tre a uno in rimonta sul Monza fanalino che restituisce ad Italiano punti e classifica desiderati.
Sport
18 Gennaio 2025
Manifesto Conte: colpaccio a Bergamo, Napoli l’anti Inter. E Motta respira, battuto Concaicao