In attesa di Como-Udinese, Monday Night della 21° giornata di Serie A e seconda di ritorno, i fari puntati con cui si chiudeva la domenica di campionato vertevano tutti San Siro dove post rocambolesco e sorprendente mezzo passo falso interno col Bologna e soprattutto vittoria da manifesto d’ambizione e dimensione come quella del Napoli a Bergamo, tutti attendevano la risposta dell’Inter impegnata al Meazza con l’Empoli. E l‘Inter, nonostante qualche assenza di troppo ma turnover come sempre ben orchestrato da Inzaghi, non ha tradito. Ha forse impiegato più tempo del previsto per sbloccarla, quello sì che magari può aver fatto un pochino più notizia (bel plauso alla ritrovata organizzazione dell’Empoli di D’Aversa che dopo un mese e passa d’appannamento e qualche scivolone di troppo deve ripartire da qui), ma nella ripresa son saliti in cattedra quei tenori che all’interno di una squadra che già di suo produce mole eccome sanno farti la differenza. E pesca il jolly Lautaro, gran destro a giro dai 25 metri, finalmente sbloccatosi anche sul tabellino dei marcatori. La chiuderebbe ancora Dumfries di testa, condizionale in questo caso di doveroso obbligo, perché uno dei gioielli più in rampa di lancio del panorama giovanile azzurro la riapre, mezzapunta Esposito, continuità realizzativa incredibile, un gol che a San Siro riformula spettri della gara pareggiata col Bologna e che suscita ai tifoso interista quel sapore di nuova beffa. Poi Thuram, a chiuderla, stavolta definitivamente. E allora tutti più tranquilli in casa nerazzurra. Tre a uno Inter, staccata l’Atalanta e 50-47 Napoli, lassù. Ma l’Inter vanta ancora la gara da recuperare a Firenze: sempre padrona del suo destino. L’impressione, però, è che stavolta la lotta si stia trasformando in un duello… Scudetto.
Sport
19 Gennaio 2025
Lotta Scudetto, Inter in scia Napoli: battuto l’Empoli, decolla il duello con Conte