MONTEFIASCONE – Si continua a discutere sulla fantomatica chiusura dell’ospedale di Montefiascone, con l’ex sindaco Massimo Paolini che torna all’attacco accusando politica e amministrazione di chiudere gli occhi davanti all’evidenza.
“Ormai – spiega l’ex primo cittadino, ora esponente di Azione – del problema della chiusura definitiva dell’ ospedale di Montefiascone nessuno ne parla più, anzi si cerca di farlo cadere nel dimenticatoio mettendo la polvere sotto il tappeto come è ormai usanza di questa amministrazione che sarà ricordata per l’inerzia, il menefreghismo e l’incapacità di portare avanti un’azione politica degna di un paese di 13.000 abitanti”.
Non mancano, tra le parole proferite da Paolini, accuse al vetriolo per l’attuale giunta guidata dal centrosinistra e dalla sindaca Giulia De Santis.
“Un’amministrazione che accecata dalla sete di potere e dall’arroganza del comando, fece cadere con complotti ed intrighi politici la precedente causando danni irreparabili per una comunità derisa e illusa dalla vana speranza che un gruppo di giovani amministratori, seppure inesperti, successivamente rivelatesi incapaci e arroganti, avrebbero portato il paese a un cambiamento radicale”.
Come aggiunge Paolini, ormai i fatti parlano da soli e raccontano una storia ben diversa da quella “costruita” dall’amministrazione falisca.
“Con la chiusura del nostro nosocomio senza rendercene conto – prosegue Paolini nella sua arringa – purtroppo abbiamo perduto una storia, una cultura, una sicurezza, una economia che appartenevano al nostro territorio, al nostro Paese. In un anno sono state chiuse le sale operatorie trasferendo i tavoli ad Acquapendente, chiusi 28 posti letto di medicina geriatrica. Senza proferire parola abbiamo assistito inermi al trasferimento degli ambulatori specialistici come il centro diabetologico, quello cardiologico, quello degli esami ecodoppler, tutti trasferiti a Bolsena, Marta e Bagnoregio e siccome non c’è limite al peggio è stato ridotto anche il servizio di riabilitazione e chiuso il laboratorio di analisi (le relative apparecchiature sono state infatti trasferite a Viterbo), inoltre è stato deciso di chiudere tutti i pomeriggi e il sabato il servizio di radiologia. E’ stato chiuso il centro AVIS, servizio accreditato dalla Regione dove affluivano circa 600 donatori (soldi pubblici spesi a vuoto). A rischio smantellamento anche la postazione del 118”.
Paolini, non usa mezzi termini e rimbrotta ulteriormente: “Il sindaco e la sua amministrazione si stanno dimostrando ancora una volta incapaci di assumere responsabilmente la decisione di far rimanere all’interno dell’ospedale il 118, facendo ricadere sul personale addetto la responsabilità della non decisione! Vorrebbero far credere, sempre mentendo come ormai sono abituati a fare, che sono gli operatori del 118 a voler essere trasferiti altrove, non ritenendo idonea l’attuale collocazione all’interno dell’ospedale!”.
Infine, Paolini lancia un’altra “profezia” spiegando che “A breve chiuderà anche l’ambulatorio TAO (che verrà trasferito a Viterbo), un ambulatorio finalizzato alla diagnosi e prevenzione del trattamento dei pazienti con patologie trombo emboliche e arteriose, e verrà anche trasferito il centro della terapia del dolore. Parte dei dipendenti impegnati nella struttura di Montefiascone sono già stati trasferiti a Viterbo e a giorni sarà trasferito anche il personale addetto alle pulizie”.
“Signori – conclude Paolini – la fine dell’ospedale di Montefiascone è servita! Grazie Sindaca e grazie amministrazione per non aver speso almeno una parola a riguardo”.