Un punto che non cambia il destino di un anno complicatissimo ma senz’altro positivo e rinfrancante a livello di prestazione per la Flaminia Civita Castellana. Al Madami stavolta arrivava un avversario illustre, un ospite dal grande nome e fascino, storicamente di categorie superiori come il Siena. Quinto posto e reduce da vittorie larghe: serviva alzare il muro e ritrovar la compattezza di chi sa soffrire come le squadre salvezza che adesso, fino in primavera, dovranno lottarsi e durarsi ogni punto con le unghie e con i denti. E così è stato. La Flaminia ha strappato il punto: reti inviolate. Abbattendo scetticismo della vigilia, la Flaminia sfrutta le uniche armi migliori su cui poteva puntare: sudore e sacrificio, sporcare la partita al Siena, annullare fonti e tracce, giocare una gara perfetta senza mai commettere ingenuità o disattenzioni. A livello di spirito, punto prestigioso e di ripartenza. Fatto sta che che la squadra rossoblu resta al penultimo posto del girone E di Serie D, una posizione decisamente scomoda, ancora galleggiante tra retrocessione diretta e playout, obiettivo minimo di un’annata così complicata. E la prossima sarà una sfida quasi proibitiva: altro che muro, servirà pullman e catenaccio, trasferta umbra sul campo della quarta forza del campionato, il Foligno. Un girone in cui proprio gli umbri inseguono Grosseto e Seravezza appaiate al secondo posto a quota 37, lontanissime dalla capolista sempre più in fuga, il Livorno, che viaggia verso il ritorno in Lega Pro dall’alto dei suoi 47 punti.
Sport
20 Gennaio 2025
Serie D. Muro e punto rinfrancante: bloccato il Siena, ma Flaminia ancora penultima