Niente da fare. Ha vinto la garanzia dell’inamovibile posto da titolare. Niente Lazio: Cesare Casadei ha scelto il Torino. L’ex gioiellino della nazionali giovanili azzurre e fiore all’occhiello di qualche anno fa del settore giovanile stesso dell’Inter che scelse di trasferirsi a suon di milioni al Chelsea è pronto a far rientro in Italia, sì, ma sponda granata. Ai Blues non ha avuto quell’opportunità in prima squadra promessa quando due anni orsono il club lo prelevò giovanissimo ed a peso d’oro pagando l’Inter più di 20 milioni; tra prestiti e ben poche chance in prima squadra nonostante avvento Maresca a Londra hanno deciso di privarsene a titolo sostanzialmente definitivo. Cairo, post cessioni estive e notevoli incassi tra Buongiorno e Bellanova, era incalzato ad investire. Ecco il rinforzo perfetto per il centrocampo di Vanoli: 12 milioni più bonus al Chelsea più percentuale sulla prossima cessione. Scaricato dai londinesi, sarà Torino la piazza in cui cercherà di rilanciarsi: non Roma, non la Lazio. In cui avrebbe dovuto sudarsi il posto, decisamente di più. Lazio che torna a questo punto tutta su Fazzini, per cui fronte Empoli più che il presidente Corsi è tornata a parlare la figlia Rebecca, membro della dirigenza, che spiega quanto e come l’offerta formulata da Lotito e Fabiani ad inizio gennaio fosse economicamente congrua ma su cui non è stato ancora possibile ratificare la formula e quindi la forma giusta, corretta. Segnali di apertura quasi a richiamar la Lazio: nelle prossime ore con ogni probabilità il direttore Fabiani tornerà alla carica. In entrata è tornato a circolare anche il nome di Ngonge del Napoli, un’altra ala destra se Tchaouna dovesse continuare a non convincere: costituirebbe un’alternativa di valore in più sulle corsie ma il titolare a destra resterebbe comunque Isaksen, ecco perché l’ex ala del Verona preferirebbe andare a Como dove giocherebbe senz’altro di più. E poi, infine, gli unici discorsi intavolati questi giorni tra Lotito e ADL riguardano capitan Zaccagni: più che intavolati soltanto accennati, perché è arrivato no secco del patron biancoceleste.
