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    21 Gennaio 2025
    Trump, raffica ordini esecutivi nel Day 1: dai migranti al clima, cosa cambia in Usa

    (Adnkronos) – Poche ore dopo essere diventato ufficialmente il 47esimo presidente Usa, Donald Trump ha già firmato una serie di ordini esecutivi che tracciano un netto cambiamento di rotta rispetto all’era Biden, revocando ben 78 provvedimenti firmati dal suo predecessore. Dal pugno di ferro sull’immigrazione al ritiro degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima e dall’Oms, ecco il risultato del primo giorno di lavoro del tycoon, tornato alla Casa Bianca.

    Nelsuo primo giorno, Trump ha firmato un ordine che ritira nuovamente gli Stati Uniti dall’accordo sul clima di Parigi, l’accordo globale per la riduzione delle emissioni.

    Il neo presidente ha quindi annunciato la grazia per la maggior parte di coloro che sono stati accusati dell’attacco del 6 gennaio 2021 a Capitol Hill. Trump ha affermato che la sua grazia coprirà “circa 1.500” persone.

    Trump ha quindi firmato un ordine esecutivo che proroga il termine entro il quale la società madre di TikTok deve trovare un nuovo proprietario o affrontare un divieto negli Stati Uniti.

    Il tycoon ha quindi revocato 78 provvedimenti dell’era Biden, compreso un ordine esecutivo che richiedeva alle agenzie federali di estendere i divieti sulla discriminazione sessuale, un ordine che richiedeva agli incaricati del ramo esecutivo di firmare un impegno etico, un ordine che consentiva alle persone transgender di prestare servizio militare e un ordine che vietava il rinnovo dei contratti carcerari privati.

    Sul fronte immigrazione, arriva il pugno duro: Trump ha infatti dichiarato emergenza nazionale al confine meridionale, dando il via all’uso di risorse e personale del Pentagono che verranno schierati e utilizzati per costruire il muro di confine. La sua amministrazione ha inoltre interrotto l’uso di un’app che consentiva ai migranti di notificare alla ‘US Customs and Border Protection’ l’ingresso negli Stati Uniti. Trump ha anche firmato un ordine che mirava a ridefinire la cittadinanza per diritto di nascita, con lo stop allo ius soli.

    E ancora. Trump ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il suo ordine afferma che l’Oms “continua a chiedere pagamenti ingiustamente onerosi” agli Stati Uniti.

    Il tycoon ha inoltre firmato un provvedimento che prevede il congelamento delle assunzioni dei dipendenti del governo federale attraverso il ramo esecutivo. Trump ha inoltre istituito formalmente, con un atto esecutivo, il nuovo Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge) come entità all’interno del governo federale.

    Il neo presidente ha quindi intrapreso un’azione esecutiva sui nomi dei monumenti statunitensi – inclusa la ridenominazione del monte Denali – e del Golfo del Messico in ‘Golfo d’America’. Una mossa che, secondo la Casa Bianca, “onorerà la grandezza americana”.

    Trump ha intanto licenziato via social, attraverso il suo account su Truth, quattro alti funzionari governativi nominati dal suo predecessore Joe Biden. “Oltre mille altri” rischiano il licenziamento imminente, ha poi avvertito nel suo primo post dal suo insediamento.

    “Il mio ufficio del personale presidenziale è impegnato attivamente nell’identificazione e nella rimozione di oltre mille persone nominate dal presidente nella precedente Amministrazione”, ha scritto Trump spiegando che si tratta di funzionari ”che non sono in linea con la nostra visione di rendere di nuovo grande l’America”.

    ”Che questo serva come avviso ufficiale di licenziamento per questi 4 individui, con molti altri in arrivo a breve”, ha chiarito dando ufficialità al post. ”Siete licenziati!”, ha scritto a caratteri cubitali Trump rivolgendosi a Jose Andres del President’s Council on Sports, Fitness and Nutrition, Mark Milley del National Infrastructure Advisory Council, Brian Hook del Wilson Center for Scholars e Keisha Lance Bottoms del President’s Export Council.