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    22 Gennaio 2025
    Crollo palazzina Catania, trovato presunto disperso: aveva cellulare spento

    (Adnkronos) – Sarebbe stato rintracciato l’uomo che ieri sera sembrava potesse essere disperso nel crollo della palazzina avvenuto nel rione di San Giovanni Galermo, a Catania, dopo un’esplosione dovuta a una fuga di gas. L’uomo ritenuto disperso aveva semplicemente il cellulare spento. A confermarlo il sindaco di Catania Enrico Trantino.

    Intanto le squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro nella zona. Le squadre hanno iniziato a lavorare sulle macerie della palazzina non appena i livelli di gas nella zona si sono abbassati. Quattordici i feriti, di cui sono uno grave ma non in pericolo di vita. Sul posto sono concentrate tutte le squadre del comandi, le unità cinofile e la squadre Usar di ricerca e soccorso. Circa 150 persone sono state fatte evacuare dalla zona per sicurezza.

    Usati anche i droni che servono per i rilievi planimetrici e per riuscire a vedere eventuali variazioni del terreno.

    “La situazione è monitorata. Abbiamo dovuto evacuare tutta la zona fornita dalla medesima tubatura del gas proprio per accertarci che non ci fossero altre possibili fuoriuscite pericolose per il vicinato. Sono ancora in corso le operazioni di messa in sicurezza. Quando i vigili del fuoco e la protezione civile ci diranno che non ci sono rischi per gli abitanti potranno rientrare nelle loro case. Purtroppo non sappiamo i tempi: la tubatura interessata è estremamente estesa e sottoterra quindi non è semplice individuare la perdita. Meglio andare piano e fare tutto in sicurezza al 100%”, ha detto all’Adnkronos il comandante Riccardo Capodivento, del comando provinciale dei Carabinieri di Catania.

    “È stato tremendo. Un boato incredibile, il divano si è sollevato e le vetrate hanno continuato a tremare. Ho pensato fosse una bomba, poi mi sono affacciata al balcone e ho visto il fuoco”. Nelle parole di Rita Greco, una dei residenti del rione San Giovanni Galermo, c’è ancora la paura avvertita dopo l’esplosione. La sua casa è a soli 500 metri dal luogo del crollo.

    “Ho capito quello che era successo – racconta all’Adnkronos – quando mio marito mi ha chiamato dall’auto dicendomi che le forze dell’ordine lo avevano fermato all’inizio della strada e dovevamo lasciare casa”. Adesso Rita insieme al marito e ai due figli attende che i vigili del fuoco le dicano se e quando potrà tornare a casa. “Ieri ho preso il casa e sono scappata- dice – aspetto di poter entrare in casa almeno per prendere le cose più importanti”.