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    23 Gennaio 2025
    Juve, finalmente presentato Kolo Muanì. E arriva pure Veiga

    Giornata di presentazioni in casa Juventus. E di colpi, a sorpresa. Partiamo col primo concetto, quello che finalmente ha svelato davanti alla stampa bianconera Kolo Muanì: già, finalmente, dopo giorni ed ore concitate, annunciato una settimana dopo il suo arrivo a Torino per cavilli burocratici tutti parigini mica da poco. Il via libera al deposito del contratto in Lega, dopo una settimana di parcheggio, è infatti arrivato nella giornata di mercoledì: il PSG aveva esaurito gli slot dei sei calciatori prestabili, il Villarreal che deteneva uno di questi in codesto caso Bernat ha esercitato l’opzione per riscatto a titolo definitivo, il Paris ha potuto dunque prestare l’attaccante francese alla Vecchia Signora. Prestito oneroso fino a giugno senza nemmeno diritto di riscatto: se ne riparlerà a fine stagione. E Kolo s’è presentato alla stampa bianconera: ha scelto la 20 come Zizou, proseguirà la striscia dei transalpini a Torino, ha espressamente sottolineato quanto sia stato Motta a convincerlo a sposare la causa ma che preferisca far il centravanti, non l’ala o la seconda punta. E questo alimenta qualche discussione in più sul discusso più rilevante dell’universo juventino: Dusan Vlahovic. Il cui futuro, sirene estere, resta potenzialmente tutto da scrivere. E non sono esclusi scenari clamorosi. Nel frattempo intanto Kolo, in prestito, come sottolineavamo in precedenza. In prestito secco evidentemente formula a titolo temporaneo e senza garanzie future che Giuntoli ha scelto a gennai. Meno lungimiranza, stavolta, bensì più necessità del mero presente. E proprio con questa formula arriva a sorpresa il primo dei centrali che la Juve necessita per sostituire Bremer e Cabal. Ecco Veiga, classe 2003 portoghese, gioiellino Chelsea, troppo chiuso a Londra. Arriva in prestito oneroso, ben cinque milioni per soli sei mesi: giocherà il Mondiale per club per poi, almeno contrattualmente, far ritorno in Inghilterra. Non c’è diritto di riscatto, se ne riparlerà nei prossimi mesi. Veiga chiaramente non basta, ma nutre le caratteristiche giuste per Motta: ricorda il primo Calafiori da plasmare, qualcuno che nasce fluidificante di sinistra ma con quelle potenzialità esplosive a portar palla e aggredire la metà campo avversaria tutte da sprigionare Motta ci può lavorare. Lo sa, è stata una richiesta. Arriverà nella giornata di venerdì in Italia: visite e firme, poi imminente presente bianconero.