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    23 Gennaio 2025
    Pallamano, Mondiali. Orgoglio Italia, ma svanito il sogno quarti: 34 a 27 Germania

    Finisce tra gli applausi la nazionale italiana di pallamano che ha scritto pagine straordinarie di storia azzurra. Il sogno quarti di finale, che avrebbe davvero capovolto orizzonti e libri di sport tricolore in questa disciplina, svanisce. In Danimarca s’è imposta 34 a 27 la Germania, che vince nonostante l’assenza per attacco influenza last minute del suo gioiello Knurr. Ma la standing ovation va tutta agli azzurri, sfavoriti nel confronto e nella storia, ma che hanno saputo con orgoglio lottar e vender cara la pelle, spaventando eccome i tedeschi. Una partita tirata in cui l’Italia ha saputo reggere botta eccome, digerendo l’onda d’urto dei tedeschi in un primo tempo chiuso solo 15 a 13 per loro; tuttavia è proprio ad inizio ripresa che nascono i rimpianti azzurri, perché vince la maggiore esperienza avversaria di chi sa che quando si sente l’odore del sangue devi affondare: e così è, la Germania scappa via nel punteggio, ipoteca una partita in cui quando l’Italia cerca di rientrare trova davanti un insuperabile Wolff, non a caso MVP della contesa, autentica saracinesca dei suoi. 33 anni, estremo difensore del Kiel, una vita ai massimi livelli: esperienza e classe, che inevitabilmente va a finire che fanno la differenza, per l’appunto. Era la gara decisiva del Main Round per gli azzurri, che non solo avevano centrato una clamorosa qualificazione decenni dopo l’ultima volta, bensì avevano recitato ruolo di primordine, sorprendente matricola, che ha stupito tutti. Ai ragazzi di Trillini va fatto l’applauso più grande da parte di tutta la Nazione. Se ne parla poco di sport che certamente non conquistano le prime pagine come altri, ma appunto per questo ancor più eroici nel cercar portar più alto possibile sempre e comunque l’orgoglio tricolore, tra mille sacrifici e spesso e volentieri con ingaggi inferiori a quelli proprio di altri sport più popolari. Se l’Italia non è riuscita nella missione quarti, che sarebbe stato un sogno ancor più grande, enorme, di un tragitto già da favola, per gli azzurri non è però ancora tempo di tornare a casa: sabato la sfida alla Svizzera, possibilità di centrare quel terzo posto in caso di vittoria che significherebbe entrare in una posizione al mondo dalla nona alla dodicesima. Sarebbe straordinario, comunque. Come tutto questo.