RIETI – Il Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Rieti, unitamente alla Sezione operativa della locale compagnia, ha arrestato in flagranza di reato un giovane cittadino extracomunitario per il reato di detenzione di sostanza stupefacente finalizzata allo spaccio e resistenza a pubblico ufficiale.
“L’arresto – fanno sapere dai Carabinieri – è stato eseguito a conclusione di un’indagine condotta in relazione ad un’attività di spaccio di droga posta in essere all’interno di un’area boschiva di Cupaello, in prossimità del centro urbano reatino, dove i militari dell’Arma, nel corso dei vari servizi di controllo del territorio, avevano notato un insolito via vai di persone. Dopo aver effettuato alcuni accertamenti preliminari, alle prime luci dell’alba, previa cinturazione dell’area, è stata fatta irruzione nel punto in cui era stato localizzato un bivacco, nascosto tra la fitta vegetazione. Qui è stato trovato il ragazzo poi arrestato, il quale, colto di sorpresa, ha tentato la fuga spintonando alcuni Carabinieri che sono comunque riusciti a bloccarlo.
Immediatamente immobilizzato, è stato sottoposto a perquisizione personale che ha consentito di rinvenire circa 250 grammi di cocaina, suddivise in 25 dosi, alcune delle quali già pronte per la vendita, materiale per il confezionamento, un bilancino di precisione perfettamente funzionante e più di 1.200 euro in contanti, in banconote di vario taglio, probabile provento della precedente attività di spaccio. L’interessato è stato quindi dichiarato in stato di arresto e, al termine delle operazioni di rito tenutesi al comando provinciale dell’Arma, è stato tradotto alla casa circondariale di Rieti ove resta a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Tutto il materiale rinvenuto, unitamente a due cellulari di ultimissima generazione trovati in possesso del ragazzo, è stato sequestrato e sarà oggetto di ulteriori accertamenti investigativi. Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità giudiziaria”.