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    Cronaca
    23 Gennaio 2025
    Viterbo – Addio a Oceano Blu, chiude i battenti il negozio che incantò tanti viterbesi amanti degli acquari
    Sconfitto da una concorrenza spietata e a tratti sleale, dopo oltre 30 anni l'imprenditore Simone Grossi saluta la sua clientela per sempre

    VITERBO – “Carissimi amici e clienti, oggi come diceva Alessandro Haber in un noto film, ‘è arrivato il giorno buio’, un giorno molto triste per noi, dopo 34 anni di onorata carriera, Oceano Blu (e Tuscia Fish Trading), chiude“.

    Il messaggio lanciato nel corso delle ultime settimane dallo storico imprenditore Simone Grossi, è uno di quelli che colpisce il cuore nel profondo. Oceano Blu, con la sua storia trentennale, prima in via Montello e poi La Quercia, dal 1991 aveva incantato generazioni di viterbesi, mostrando loro l’immensità del mare e dei laghi grazie a uno dei più bei negozi di acquari che la Tuscia abbia mai visto. Pesci provenienti da tutto il mondo attendevano i curiosi e gli acquariofili che solitamente restavano per molto tempo a osservare quelle vasche blu, perfettamente conservate da Simone Grossi. La sua, infatti, era una passione vera e propria, non un semplice mestiere, tramandatagli da suo padre.

    Tuttavia, la pandemia Covid prima e successivamente un insieme di concorrenza sempre più spietata e i nuovi interessi delle nuove generazioni, sempre più attratte da qualcosa di effimero e quantomai virtuale, hanno portato alla non più evitabile decisione di chiudere per sempre.

    Noi che abbiamo cominciato nel lontano 1991 – racconta Simone – abbiamo visto bene i cambiamenti della società e le abitudini dei consumatori, abbiamo avuto decenni gloriosi, ma da dopo il Covid le cose sono andate sempre peggiorando. Ormai la tecnologia, e i Social hanno fagocitato il sempre più raro tempo libero di ciascuno, deviato gli interessi, hanno fatto precipitare tutti in un mondo effimero, fatto di acquisti on line, consegne a domicilio, hanno fatto perdere il piacere del contatto umano, in virtù di un risparmio di tempo e denaro figlio dell’insaziabile desiderio di ‘avere’ della società attuale. Purtroppo si è perso sempre più nel tempo il ricambio generazionale, il flusso di nuovi giovani appassionati, oggi, quei pochi che ci sono, sempre più poveri come tutti noi, preferiscono ordinare on line. Moda? Necessità? Non lo sappiamo; vediamo solo che sempre meno persone entrano in negozio e senza un flusso continuo di incassi, è impossibile gestire un negozio e un’azienda all’ingrosso con i loro costi mostruosi fatti di spese fisse sempre più alte, di margini di guadagno sempre più bassi e di una pressione fiscale insostenibile“.

    Il successivo e progressivo mondo della grande (enorme, ndr) distribuzione, ha poi fatto il resto. Oceano Blu e l’imprenditore Simone Grossi sono inevitabili “vittime” dell’arrivo delle grandi zone commerciali, che hanno invaso il territorio di Viterbo. Se da una parte i servizi sono migliorati, con una più ampia gamma di prodotti e di prezzi offerti ai cittadini, la città ha d’altro canto perduto per sempre quella passione, come quella di Simone ma anche di tantissimi altri “artigiani del lavoro” che veniva profusa giornalmente e che si poteva intravedere in ogni istante passato all’interno del loro negozio o della loro bottega.

    In zona poi – prosegue l’imprenditore – siamo stati invasi da una concorrenza fatta di catene di mega pet shop, con negozi immensi, aperti sette giorni su sette e ad orario continuato. Negozi situati in luoghi strategici, centri commerciali, zone frequentatissime. Sono loro a calamitare tutto e tutti ormai. Per i piccoli non c’è speranza, lo sanno bene i vecchi negozi di alimentari di quartiere, man mano spariti con l’arrivo dei supermercati, oggi, come all’ora questo genere di nuova crisi sta decimando, e decimerà molte altre attività. ‘Ma anche voi vendete on line, e allora?’, dirà certamente qualcuno, questo è vero e aggiungo anche con risultati lusinghieri, ma non è sufficiente per tenere in piedi l’attività“.

    Simone Grossi, infatti, era stato uno di quegli imprenditori che non si era mai lasciato abbattere in questi trent’anni. Il commercio online non lo aveva affatto temuto, anzi, ci era “tuffato a pesce” potremmo dire. Ma non sempre l’online può salvare il piccolo imprenditore, che si trova a fare i conti con una catena commerciale ben più grande, un vero oceano colmo di squali famelici…

    Le vendite on line di pesci tropicali (le uniche che facciamo – ingrosso e dettaglio) comportano dei costi eccezionali tra imballi e trasporti – spiega Simone – e anche in questo caso, il margine di utile aziendale non è più sufficiente. Noi non possiamo cambiare il mondo, e per questo, prima che sia troppo tardi abbiamo preso questa triste decisione. Vogliamo prima di andarcene definitivamente però, ringraziare di cuore tutti i nostro fedeli amici, che sul piano commerciale e umano ci sono stati vicini, ci stimano e ci vogliono bene, è stato bellissimo. Vi lasciamo perciò amici, condividendo con voi una poesia che scrisse mio padre Sergio tantissimi anni fa, Ora che Lui non c’è più, mi è sempre più cara. Parole che esprimono tutto quello che era il nostro credo, il nostro amore per gli acquari e le creature che vi abitano“.

    Di seguito, riportiamo la magnifica e struggente poesia che non ha mancato di suscitare emozioni, immense e fortissime, nel cuore di tanti – giovani e ora adulti – viterbesi.

    “Acquari”

    Spicchi di mare

    in scrigni di cristallo,

    schegge di fondale

    in cui pulsa la vita;

    luci, ombre, colori

    rubati alla tavolozza

    eterna

    del Creato

    creature splendenti,

    balenanti

    forme perfette

    in mille linee viventi;

    visioni di un sogno

    ammaliante che rapisce e trasporta,

    fascinoso

    in un mondo sommerso,

    lontano,

    in cui il pensiero,

    estraniato,

    si perde sereno”