VITERBO – Nella mattinata di ieri personale della Polizia di Stato acquisiva la segnalazione di un uomo sospetto, vestito con tuta ginnica e gilet smanicato, il quale, fingendosi interessato all’acquisto di un collier “importante” e di alto valore da regalare alla giovane fidanzata, entrava in una nota gioielleria di Viterbo per effettuare un sopralluogo, dopodiché si allontanava insieme ad un complice a bordo di un’autovettura con targa straniera.
Immediatamente veniva diramata una nota di ricerca via radio e un equipaggio della Squadra volante dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico intercettava il veicolo in questione davanti all’ufficio postale di via Monti Cimini.
“Il mezzo – si legge nella nota della Questura -, alla vista della pattuglia, si dava a precipitosa fuga rischiando di investire un agente, costretto a defilarsi per evitare di essere travolto. Le volanti si ponevano all’inseguimento e, dopo una breve fuga, riuscivano a fermare l’auto con i due soggetti a bordo che, nel frattempo, avevano tentato di disfarsi di due scaldacollo in pile nero, un guanto, un cappellino e un taglierino con lama interna della lunghezza di sette centimetri, tutto materiale rinvenuto e posto sotto sequestro.
I due uomini di origini campane, entrambi pregiudicati uno dei quali con numerosi precedenti per rapina, porto abusivo di armi, stupefacenti, evasione, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e furto aggravato, venivano accompagnati in Questura e denunciati in stato di libertà dagli operatori della Squadra mobile della Questura di Viterbo per i reati di resistenza, porto di oggetti atti ad offendere e tentata rapina. Nei loro confronti il questore di Viterbo ha adottato un provvedimento di rimpatrio con Foglio di via obbligatorio dal Comune di Viterbo per la durata di quattro anni”.